Mercoledì 20 settembre presso l’Università di Verona si svolgerà un convegno sul tema “sussidiarietà orizzontale negli enti locali”, che viene organizzato dal Dipartimento delle Scienze Giuridiche dell’Università degli studi di Verona, nella persona del Prof. Daniele Butturini e dalla Fondazione Radicanti e Ruzantini di Este (Padova), nella persona del suo presidente Dott. Remo Realdon, che ha finanziato un lavoro di ricerca svolto dalla Dott.ssa L. Lanzoni.
Hanno dato la loro adesione il sindaco del comune di Verona avv.to F. Sboarina, l’Univeristà Cattolica del Sacro Cuore di Milano nella persona del sociologo-economista Prof. M. Magatti e il suo staff ed infine una figura tanto illustre quanto vicina e nota ai veronesi come è il Prof. M. Trabucchi.
Nel 2001 con il nuovo articolo 118 è stato inserito nella Costituzione un principio innovativo in cui i vari “enti pubblici devono favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà”; in tal modo i cittadini vengono qualificati come soggetti attivi dell’amministrazione.
Su tale tema il Prof. Paolo Duret dell’Università di Verona ha pubblicato nel 2004 il libro: “Sussidiarietà e autoamministrazione di privati” che resta tutt’ora il punto di riferimento fondamentale e imprescendibile.
Il suddetto dettato costituzionale era ed è talmente rivoluzionario che è lecito domandarsi se abbia trovato concreta applicazione o se tutt’ora abbia solo una valenza utopica.
Il convegno vuole rispondere a tale domanda, sia attraverso una lettura dell’evoluzione ed applicazione di tale principio nella legislazione (Dott. S. Palazzolo), sia attraverso un’analisi scientifica della legge Bassanini (Prof.ssa A. Poggi dell’Università di Torino), dei rapporti tra sussidiarietà e regioni (Prof. E. Gianfrancesco Lumsa di Roma), sia dell’applicazione della sussidiarietà orizzontale negli altri paesi europei (Prof. P. Duret).
Il convegno vuole rispondere altresì alla domanda attraverso l’esame delle esperienze poste in atto come il regolamento dei beni comuni da parte di più di un centinaio di comuni italiani (dott.ssa Ilaria Carlotto) e dell’applicazione del bilancio sociale da parte dei comuni stessi (dott. Stefano Catalano); queste iniziative rappresentano collaborazioni dei comuni con i cittadini, quindi rivestono sempre una collaborazione “top down”, cioè dall’alto verso il basso.
Nella realtà italiana è possibile constatare che vi sono esempi “button up”, cioè dal basso verso l’alto, che presentano esperienze in cui l’iniziativa per affrontare il bene comune viene assunto direttamente dai cittadini. In tal senso importante è stata la collaborazione posta in essere con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; infatti, la relazione del Prof. M. Magatti rappresenta l’anello ideale di congiunzione tra la ricerca giuridico-accademica e una visione operativa-strategica della sussidiarietà.
A tale secondo aspetto viene inoltre dedicata la tavola rotonda coordinata dalla Prof. L. Gherardi in cui verranno illustrate esperienze solidaristiche, sia quelle frutto di un lavoro del centro di ricerca ARC (Antropology, Religion and Culturale Change ) dell’Università Cattolica di Milano, sia quelle che sono espressione di un’esperienza diretta come quella del Prof. M. Trabucchi e del Prof. G. Dotti; non mancherà infine l’esperienza personale di un sindaco il Dott. Luciano Salvò di Villafranca Padovana, sempre in riferimento alla sussidiarietà orizzontale.