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L’alternanza scuola lavoro: un’ottima idea ma poco sostenuta

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L’era della globalizzazione ci fa vivere grandi trasformazioni sul piano scientifico e tecnico ed in questo nuovo scenario si collocano le grandi rivoluzioni che sta attraversando il mondo del lavoro. E’ sempre più indispensabile il valore della formazione del cosiddetto capitale umano, cioè la scuola e l’istruzione, per poter cogliere le possibilità di sviluppo offerte dal progresso. La formazione delcapitale umano riguarda in particolare i giovani che, purtroppo, da troppo tempo non trovano sbocchi adeguati nel mondo del lavoro. Il nuovo sistema di alternanza scuola – lavoro introdotto dalla Legge 107 del 2015 della “Buona Scuola” cerca di rispondere alle esigenze  dei  nuovi scenari in cui ci collochiamo. Però, anche in questo campo, l’Italia sconta notevoli ritardi a livello europeo. Nel nostro amato Paese solo il 4% dei giovani alterna scuola e lavoro. In Europa , la media è del 13% e in Germania supera addirittura il 20%. Da noi le Aziende non sono ancora pronte ad accogliere gli studenti , neanche a livello di filosofia di investimento per  il futuro  in ottica di creazione di bene comune.

Ma quali sono i risultati raggiunti in Italia in questo campo? Scarsi , ed in maggior misura nei  Licei rispetto agli Istituti Tecnici. Possiamo intuire che uno dei problemi principali sia costituito dalla formazione dei tutor che debbono guidare i ragazzi nell’azienda. La Legge non offre alcun sostegno finanziario per questo, e allora si provvede, solo in parte,  con l’iniziativa privata come , ad esempio, è avvenuto da parte di Fonarcom, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua. Detto Fondo ha stanziato 300 milioni di euro a questo scopo; ma le Aziende debbono sottoscrivere convenzioni specifiche con le scuole …e quasi mai lo fanno. L’obiettivo della Legge è ottimo ed in linea con le esigenze delle veloci  trasformazioni della realtà economico sociale ma si fa poco o nulla in concreto. Invece, riteniamo che sarebbe necessario investire massicciamente nell’alternanza scuola –lavoro . Solo in questo modo si può coniugare positivamente la formazione del capitale umano con le possibilità offerte  dal progresso scientifico e tecnico.

Sezione UCID (Unione imprenditori e dirigenti cattolici) di Livorno

Livorno,

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