E’ stato il pubblico attento e partecipato il vero protagonista del convegno “QUANDO LA SOLIDARIETA’ DIVENTA IMPRESA”, organizzato dalla Sezione Ucid di Vercelli venerdì scorso presso l’Aula Magna del Seminario Arcivescovile.

La presenza di tante persone interessate all’argomento non può che far ben sperare per il bene della nostra città. Ciò dimostra la volontà di tante persone di essere sempre più vicine a chi ne ha bisogno, nonostante le crescenti difficoltà, cercando nuovi spazi e mezzi per raggiungere lo scopo.

I lavori sono stati introdotti dalla Presidente della Sezione Ucid Adriana SALA BREDDO, la quale ha voluto mettere in evidenza con concreti esempi che un’impresa sociale, che sfrutta gli scarti produttivi di un territorio e che utilizza persone che hanno avuto difficili esperienze di disagio sociale, permettendone il reinserimento nel mercato del lavoro, può fare utili e sicuramente contribuire a pieno titolo allo sviluppo di un territorio.

Il primo relatore a prendere la parola è stato Gian Luigi BULSEI, docente di Sociologia presso l’Università del Piemonte Orientale, che, parlando di solidarietà efficiente, ha delineato le peculiarità e le caratteristiche che consentono ad un’impresa di definirsi “sociale” ed il loro ruolo territoriale. Ha riferito della situazione a livello europeo. Secondo le stime più recenti, l’economia sociale rappresenta il 10% delle imprese europee e occupa il 6,5% della forza lavoro nell’Europa a 27 membri e oltre 14,5 milioni di persone (circa il 7,4%) in quella a 15 stati. Ha concluso infine il suo intervento con l’incitamento Si può fare!

Quirino BARONE per la Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli, che da sempre riveste un importante ruolo a sostegno delle attività sociali nel vercellese, ha posto in evidenza il fatto che negli ultimi anni le richieste dal mondo del sociale sono sempre più in aumento e lo sforzo che sta compiendo la Fondazione per cercare di venire incontro a queste richieste non senza difficoltà.

Fabio PISONI, Funzionario di Banca Etica, che ha nella sua mission l’attenzione a queste realtà, ha invitato il mondo del volontariato a fare uno sforzo imprenditoriale, vista la situazione attuale dove assistiamo ad un strutturale riduzione della spesa pubblica ed una diminuzione dei donatori.

Hanno quindi portato la loro testimonianza alcune realtà vercellesi già attive da tempo ed altre che stanno muovendo i primi passi. Nei loro interventi Domenico AVILIA per la Cooperativa Don Luigi dell’Aravecchia, Lorena CHINAGLIA per Diapsi Vercelli-Coffee Bag, Mino VITTONE per Emporio Solidale e Cristina BAY DELLEANI per Orti in Città hanno presentato le loro attività attraverso dati a volte poco conosciuti ai più, i risultati ottenuti, ma anche non celando le tante difficoltà affrontate o che si delineano nell’immediato futuro.