Un pubblico molto attento ha seguito la prima webconfernce organizzata martedì 30 novembre dal neo costituito Gruppo Giovani di Vercelli dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti. Il tema era “I Giovani raccontano Taranto: esperienze dalla 49 Settimana Sociale dei Cattolici”, importante appuntamento che si è tenuto nella città pugliese nel mese di ottobre e che annoverava tra i membri del comitato organizzatore l’Arcivescovo di Vercelli mons. Marco Arnolfo.
Dopo i saluti introduttivi di Adriana Sala Breddo, Presidente UCID Vercelli, di Marina Rasore, Direttore dell’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro dell’Arcidiocesi di Vercelli e di Gianna Baucero , Assessore alla Cultura del Comune di Vercelli, si è entrati nel vivo del tema.
Moderati da Daniele Capolupo del Gruppo Giovani UCID di Vercelli, sono stati ospiti della serata Elena Soldà e Daniele Giacchetto, giovani delegati della diocesi eusebiana a Taranto.
Daniele Giacchetto, giovane ingegnere, ha esordito spiegando come la scelta di Taranto come sede dell’evento non sia casuale, visto il tema: “Il pianeta che speriamo: ambiente, lavoro futuro#tutto è connesso”. Taranto è una città malata, nella quale in prossimità delle aree industriali vi è un elevata concentrazione di tumori specialmente nei bambini. In futuro non si deve più dover scegliere tra lavoro e salute, ma devono esserci le condizione affinché esistano entrambi. Si è poi soffermato sull’importante partecipazione e il ruolo attivo avuto dai giovani durante tutto l’evento.
Elena Soldà, studentessa di ingegneria, ha illustrato il “Manifesto per il pianeta che speriamo”, voluto proprio dai giovani delegati, che è l’inizio di un cammino e non la meta: una strada da percorrere tutti insieme, stringendo nuove alleanze nei territori tra associazioni, amministrazioni, diocesi, aziende, centri di formazione e parrocchie, favorendo un nuovo sistema imprenditoriale che crei una forte sostenibilità economica, sociale e ambientale. Sarà indispensabile fare squadra con obiettivi concreti per una conversione ecologica integrale che guardi ad un futuro migliore.
Durante l’incontro è intervenuto in collegamento dalla Francia, dove si trovava per lavoro, il Presidente Interregionale UCID del Piemonte e Valle d’Aosta Paolo Porrino, che ha messo in evidenza l’importanza del ruolo dei giovani nell’indispensabile cambiamento futuro.
E’ seguito un vivace dibattito che ha fatto seguito agli interventi dei relatori durante il quale è stato posto in evidenza che il cambiamento, necessario e non più rinviabile, potrà avvenire solo con la collaborazione tra singoli cittadini, istituzioni, imprese. Non sarà certamente semplice, anzi sarà problematico, lento e costoso anche dal punto di vista dei posti di lavoro, ma indispensabile per la transizione ecologica. Tuttavia, come hanno messo in evidenza i giovani relatori, le molte buone pratiche sono dei semi che germoglieranno, sottolineando che le buone pratiche sono aziende che rispettano l’ambiente ma sono anche economicamente sostenibili, quindi esempi concreti che fanno da faro per tutti.