Appello ai Politici Europei e ai future membri del Parlamento EU
L’Europa ha realizzato complessivamente il suo obiettivo di assicurare la pace e lo sviluppo economico dal 1945. La dignità della persona ed il bene comune, perseguiti secondo i principi di solidarietà e sussidiarietà sono – fin dall’inizio – al centro del progetto europeo.
In qualità di dirigenti europei, chiediamo ai politici europei e ai futuri parlamentari europei di continuare a farlo. Altrimenti, l’Europa sarà schiacciata tra i campioni globali e il comportamento egoistico nazionale, aumentando i divari sociali ed economici tra persone, gruppi, regioni e nazioni.
In quanto imprenditori e dirigenti cristiani, ci impegniamo a sostenere i politici europei perseguendo nel nostro lavoro i valori e i principi precedentemente indicati attraverso una gestione economica, sociale e ambientale sostenibile delle nostre aziende.
A tal fine, vorremmo che le basi del futuro programma europeo fossero le seguenti:
La persona: in primo luogo, vogliamo ricordare i fondamentali valori della dignità dell’essere umano e della sua libertà. Solo un’Europa con questa base antropologica e filosofica sarà sostenibile.
I politici possono sostenere i diritti fondamentali contenuti nel “Trattato di Lisbona” (dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza, giustizia), aumentandone l’applicabilità, inserendoli in una futura Costituzione europea.
Gli imprenditori possono proteggere questi diritti nelle loro attività perseguendo la sostenibilità sociale per i dipendenti, ad es. nei settori della salute e della sicurezza, competenze individuali, pari opportunità e sostegno per i gruppi meno avvantaggiati.
La famiglia: in secondo luogo, chiediamo il sostegno della famiglia come la più piccola unità delle nostre società e per la piena inclusione della nostra gioventù nella società. La famiglia è il fondamento del nostro futuro comune in Europa.
I politici dovrebbero rispettare il principio di “sussidiarietà orizzontale” attraverso politiche a favore di organismi intermedi, in particolare nella protezione della funzione sociale della famiglia (ad esempio, difesa della vita, politiche di aiuto per i bambini).
Gli imprenditori possono attuare iniziative di sostenibilità sociale a favore dei dipendenti, ad esempio incoraggiando la flessibilità del tempo di lavoro, gli asili nido e le misure di benessere aziendale.
Società: in terzo luogo, vogliamo ribadire la necessità della partecipazione di tutti i cittadini alla costruzione di un nuovo modello di bene comune europeo inclusivo e all’attuazione sia della sussidiarietà sia della genuina solidarietà europea. A tal fine, i candidati alle prossime elezioni europee dovrebbero esprimere e dettagliare i loro sforzi per un progetto europeo coerente, sostenibile, leggibile e chiaro. Un dibattito democratico è essenziale nelle nostre democrazie rappresentative occidentali, al fine di determinare future alleanze e programmi europei.
I politici europei dovrebbero garantire una più ampia azione democratica delle istituzioni europee, attraverso l’attribuzione di più poteri al Parlamento europeo, eletto dal popolo, e l’eliminazione del diritto di veto da parte dei governi europei.
Inoltre, secondo il principio della “sussidiarietà verticale”, dovrebbero garantire la capacità di azione in un nuovo governo federale europeo, attraverso l’attribuzione di poteri e risorse finanziarie in materie quali, ad esempio, politica estera, difesa, economia e ambiente.
Gli imprenditori sono già impegnati per una maggiore sostenibilità nelle loro aziende, in particolare con una più ampia partecipazione dei lavoratori allo stile di gestione delle loro attività.
Economia: in quarto luogo, vogliamo riaffermare la nostra determinazione, in quanto leader aziendali europei, a contribuire allo sviluppo economico e sociale sostenibile. Pensiamo che un capitalismo sostenibile, regolato da meccanismi decisionali democratici che mirano all’equilibrio dei diversi interessi della società, è la buona cornice per far prosperare sempre più le imprese. Siamo pienamente impegnati a collaborare con tutti gli attori della società come richiesto da Papa Francesco nella Laudato Si.
I politici europei dovrebbero promuovere investimenti a favore della competitività e dell’innovazione, con effetti positivi sull’occupazione, in particolare giovanile, e proteggere un’economia sociale di mercato libera e sicura. Un’attenzione particolare deve essere data alla sostenibilità ambientale, con leggi per ridurre l’inquinamento e lo spreco di risorse naturali, come concordato a livello internazionale.
Gli imprenditori cristiani possono sostenere queste politiche, con investimenti e strategie che li rendano competitivi, ma anche migliorare le capacità professionali e le opportunità di crescita dei dipendenti, in particolare dei giovani. Ci impegniamo inoltre a raggiungere obiettivi sostenibili ESG. A tal fine, auspichiamo che la responsabilità abbia la precedenza sull’assistenza, che l’unità prevalga sulle divisioni e che la cooperazione prevalga sulla concorrenza tra europei, al fine di mettere l’Europa nella condizione di assumere ruolo e interessi globali.
Ridurre le disparità mondiali: infine, non dimentichiamo le responsabilità storiche dell’Europa per altre parti del mondo, in particolare i paesi in via di sviluppo.
Vogliamo che l’Europa si impegni a servire il progresso umano, economico, ambientale e sociale e lo sviluppo in tutte le parti del mondo. Chiediamo politiche di scambio reale con questi paesi, aiutate da accordi commerciali e di cooperazione e, ove necessario, dal sostegno allo sviluppo. In questo modo, l’Europa sarà in grado di contenere la sfida migratoria e integrare quei rifugiati o migranti che chiedono di stabilirsi permanentemente in Europa, fornendo condizioni degne della loro umanità e abilità. Per concludere, abbiamo bisogno di un’Europa che non offra solo risposte economiche ma politiche, non tecniche ma orientate ai valori, per i gravi problemi dell’immigrazione, della disoccupazione e dell’ordine pubblico. Un’Europa più solidale e partecipativa che acquisisce così la sua sovranità diretta e la esercita sia all’interno che all’esterno dei suoi confini.
Il nostro impegno: ci impegniamo, come leader cristiani impegnati nel mondo dell’economia, a vivere i nostri valori nel quadro dell’Europa e a contribuire alla costruzione di un mondo pacifico, prospero e forte; un’Europa illuminata dalla luce brillante delle nostre radici comuni cristiane, per il bene comune dell’intera umanità.
Laurent BATAILLE President, Uniapac, Europe, Approved
Claude VERSTRAETE Presiden,t ADIC Belgium, Approved
Philippe ROYER President, Les EDC, France, Approved
Ulrich HEMEL President, BKU, Germany, Approved
Jozsef TOTH VP, ERME Hungary, Approved
Botond SZALMA President, KERME, Hungary, Approved with comments
Riccardo GHIDELLA President, UCID, Italy, Approved with comments
Joe HATEM President, EDC, Lebanon, Approved
Ireneusz MARCZYK President, PSChP, Poland, Approved
Joao Pedro TAVARES President, ACEGE, Portugal, Approved with comments
Jozef VANCO President, VENITE, Slovakia, Approved
Dr. Drago RUDEL President, ZKPS, Slovenia, Approved
Luis de LARRAMENDI President ASE, Spain, Approved
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