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“Pillole settimanali della Dottrina Sociale della Chiesa”. Da Gruppo UCID Marche – L’azione pastorale in ambito sociale

Il Gruppo UCID Marche invia le riflessioni del Settimanale “Pillole della Dottrina Sociale della Chiesa” che volentieri diffondiamo

PILLOLE SETTIMANALI DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA

“L’AZIONE PASTORALE IN AMBITO SOCIALE”

“Per la Chiesa il messaggio sociale del Vangelo non deve essere considerato una teoria, ma prima di tutto un fondamento e una motivazione per l’azione”.

(Centesimus annus, 57)

(COMP 528)  La dottrina sociale è un punto di riferimento indispensabile per una formazione cristiana completa. L’insistenza del Magistero nel proporre tale dottrina come fonte ispiratrice dell’apostolato e dell’azione sociale nasce dalla persuasione che essa costituisce una straordinaria risorsa formativa: « soprattutto per i fedeli laici variamente impegnati nel campo sociale e politico, è del tutto indispensabile una conoscenza più esatta della dottrina sociale della Chiesa ». Tale patrimonio dottrinale non è adeguatamente insegnato e conosciuto: anche per questa ragione non si traduce opportunamente nei comportamenti concreti.

(COMP 529) Il valore formativo della dottrina sociale va meglio riconosciuto nell’attività catechistica. La catechesi è l’insegnamento organico e sistematico della dottrina cristiana, dato al fine di iniziare i credenti alla pienezza della vita evangelica.  Scopo ultimo della catechesi « è di mettere qualcuno non solo in contatto, ma in comunione, in intimità con Gesù Cristo », così che possa iconoscere l’azione dello Spirito Santo, dal quale proviene il dono della vita nuova in Cristo.  In tale prospettiva di fondo, nel suo servizio di educazione alla fede, la catechesi non deve omettere, ma « chiarire, invece, come conviene … alcune realtà, quali l’azione dell’uomo per la sua liberazione integrale, la ricerca di una società più solidale e fraterna, le lotte per la giustizia e per la costruzione della pace ».  A tal fine è necessario provvedere ad una presentazione integrale del Magistero sociale, nella sua storia, nei suoi contenuti e nelle sue metodologie. Una lettura diretta delle encicliche sociali, effettuata nel contesto ecclesiale, ne arricchisce la recezione e l’applicazione, grazie all’apporto delle diverse competenze e professionalità presenti nella comunità.

(COMP 530)  Soprattutto nel contesto della catechesi, è importante che l’insegnamento della dottrina sociale sia orientato a motivare l’azione per l’evangelizzazione e l’umanizzazione delle realtà temporali. Con tale dottrina, infatti, la Chiesa esprime un sapere teorico-pratico che sostiene l’impegno di trasformazione della vita sociale, per renderla sempre più conforme al disegno divino. La catechesi sociale mira alla formazione di uomini che, rispettosi dell’ordine morale, siano amanti della genuina libertà, uomini che « con criterio personale giudichino le cose alla luce della verità, svolgano le proprie attività con senso di responsabilità e si sforzino di perseguire tutto ciò che è vero e giusto, collaborando volentieri con gli altri ».   Acquista uno straordinario valore formativo la testimonianza offerta dal cristianesimo vissuto: « è la vita di santità, che risplende in tanti membri del Popolo di Dio, umili e spesso nascosti agli occhi degli uomini, a costituire la via più semplice e affascinante sulla quale è dato di percepire immediatamente la bellezza della verità, la forza liberante dell’amore di Dio, il valore della fedeltà incondizionata a tutte le esigenze della legge del Signore, anche nelle circostanze più difficili ». (Giovanni Paolo II Let. enc. Veritatis splendor, 107)

(COMP 531) La dottrina sociale deve essere posta alla base di un’intensa e costante opera di formazione, soprattutto di quella rivolta ai cristiani laici. Tale formazione deve tener conto del loro impegno nella vita civile: « spetta a loro, attraverso la loro libera iniziativa e senza attendere passivamente consegne o direttive, di penetrare di spirito cristiano la mentalità e i costumi, le leggi e le strutture delle loro comunità di vita ».  (Paolo VI, Lett enc Populorum progressio, 81). Il primo livello dell’opera formativa rivolta ai cristiani laici deve renderli capaci di affrontare efficacemente i compiti quotidiani negli ambiti culturali, sociali, economici e politici, sviluppando in loro il senso del dovere praticato al servizio del bene comune. (Concilio Vaticano II, Cost, past. Gaudium et spes, 75).  Un secondo livello riguarda la formazione della coscienza politica per preparare i cristiani laici all’esercizio del potere politico: « Coloro che sono o possono diventare idonei per la carriera politica, difficile ma insieme nobilissima, vi si preparino e cerchino di seguirla senza badare al proprio interesse e al vantaggio materiale ».

(COMP 532)  Le istituzioni educative cattoliche possono e debbono svolgere un prezioso servizio formativo, impegnandosi con speciale sollecitudine per l’inculturazione del messaggio cristiano, ossia l’incontro fecondo tra il Vangelo e i vari saperi. La dottrina sociale è strumento necessario per un’efficace educazione cristiana all’amore, alla giustizia, alla pace, nonché per maturare consapevolezza dei doveri morali e sociali nell’ambito delle diverse competenze culturali e professionali.   Un importante esempio di istituzione formativa è rappresentato dalle « Settimane Sociali » dei cattolici che il Magistero ha sempre incoraggiato. Esse costituiscono un luogo qualificato di espressione e di crescita dei fedeli laici, capace di promuovere, ad un livello alto, il loro specifico contributo al rinnovamento dell’ordine temporale. L’iniziativa, sperimentata da molti anni in vari Paesi, è un vero laboratorio culturale nel quale si comunicano e si confrontano riflessioni ed esperienze, si studiano i problemi emergenti e si individuano nuovi orientamenti operativi.

(COMP 533)  Non meno rilevante deve essere l’impegno ad utilizzare la dottrina sociale nella formazione dei presbiteri e dei candidati al sacerdozio i quali, nell’orizzonte della preparazione ministeriale, devono maturare una qualificata conoscenza dell’insegnamento e dell’azione pastorale della Chiesa in ambito sociale e un vivo interesse nei confronti delle questioni sociali del proprio tempo. Il documento della Congregazione per l’Educazione Cattolica, « Orientamenti per lo studio e l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa nella formazione sacerdotale »

LEGENDA

–          COMP – Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (2004)

–          C.V.   – Enciclica Caritas in Veritate (2009)

–          E.G.  –  Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (2013)

–          L.S.   –  Enciclica Laudato Sì (2015)

Testi di riferimento:

–  Redemptoris missio 11 AAS 83 – Giovanni Paolo II

–  Centesimus annus 5  AAS 83 – Giovanni Paolo II

–  Gaudium et spes 22 AAS 58 – Concilio Vaticano II

–  Christifideles laici, 35 AAS 81 – Giovanni Paolo II

Per approfondimenti:

Compendio dottrina sociale chiesa:

http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html

Laudato sii:

http://www.vatican.va/content/dam/francesco/pdf/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si_it.pdf

Evangelii Gaudium:

http://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium.html

Caritas in veritate:

http://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate.html

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