Santa Messa per il Natale UCID – Lunedì 15 dicembre 2025

Santa Messa per il Natale UCID – Lunedì 15 dicembre 2025

UCID Roma è lieta di invitare Soci ed Amici alla Santa Messa per il Natale UCID presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Paolo Schiavon, Rettore di Sant’Agnese in Agone.

Concelebra Don Luca Angelelli, Consulente Ecclesiastico UCID Roma.

Lunedì 15 Dicembre 2025 alle ore 19.00 nella Chiesa di Sant’Agnese in Agone a Piazza Navona

Al termine tradizionale scambio di auguri presso ‘Gusto , Piazza di S. Apollinare, 41

R.S.V.P. [email protected]

 

UCID ACADEMY 2025 – Roma “Tecnologie e Futuro del lavoro: le Startup come motore dell’innovazione” – Mercoledì 3 dicembre 2025

UCID ACADEMY 2025 – Roma “Tecnologie e Futuro del lavoro: le Startup come motore dell’innovazione” – Mercoledì 3 dicembre 2025

UCID Roma è lieta di invitarVi al quarto incontro del percorso di formazione e confronto promosso da UCID Giovani Nazionale e dal Centro Angelo Ferro di Genova.

L’iniziativa è rivolta a imprenditori, manager e professionisti di oggi e di domani, con l’obiettivo di offrire strumenti utili per comprendere i cambiamenti in corso e individuare le chiavi per governarli con successo, anche attraverso le testimonianze di esperti e imprenditori.

UCID ACADEMY 2025 – ROMA
Tecnologie e Futuro del lavoro: le Startup come motore dell’innovazione

Mercoledì 3 dicembre 2025 ore 18.00

Sala Pia – Università Lumsa
Via Porta di Castello, 44 – Roma

Benvenuto
Saverio D’Addato, Presidente Giovani UCID Roma

Saluti

Mons. Gianni Fusco, Animatore Spirituale Movimento UCID Giovani Nazionale e Docente LUMSA
Dario Pasquariello, Segretario UCID Roma

Interventi

On. Maurizio Sacconi, già Ministro del Lavoro
Claudio Cipollini, Referente Unioncamere con ricerca sulle startup in Italia
Gerardo Lancia, Responsabile Cluster e Community Innovazione di LazioInnova
Valerio Rositani, Founder startup AppyPilgrim
Valentina Castellani, Founder startup Deliwash

Coordinamento lavori

Giorgio Gulienetti, Past President UCID Roma

 

RSVP [email protected]

Vi aspettiamo!

Cerimonia di Premiazione della 4ª edizione del Premio Giuseppe Accorinti – Venerdì 28 novembre 2025

Cerimonia di Premiazione della 4ª edizione del Premio Giuseppe Accorinti – Venerdì 28 novembre 2025

UCID Roma è lieta di invitarVi all’evento organizzato dal Presidente Giovani Saverio D’Addato e da tutto il Gruppo Giovani UCID Roma

Cerimonia di Premiazione della 4ª edizione del Premio Giuseppe Accorinti

Venerdì 28 novembre 2025 ore 17.00 presso WeGil, Largo Ascianghi, 5  Roma

Saluti
Ricordo di Giuseppe Accorinti
Presentazione del Premio e dei Candidati
Proclamazione dei Vincitori
Consegna dei Premi

Intervengono:

Dott.ssa Virginia Desirée Zucconi, Vice Presidente UCID Roma

On. Simona Renata BaldassarreAssessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche Giovanili e della Famiglia, Servizio Civile Regione Lazio


Momento Conviviale

Unisciti a noi per celebrare il valore dell’impresa giovanile, nel ricordo di Giuseppe Accorinti, pioniere di etica e impegno sociale.

Per motivi organizzativi è necessario confermare la partecipazione inviando una mail a [email protected]

Vi aspettiamo!

Aperitivo Filosofico “Il sapore della longevità: aroma per il futuro” – Giovedì 13 novembre 2025

Aperitivo Filosofico “Il sapore della longevità: aroma per il futuro” – Giovedì 13 novembre 2025

Siamo lieti di invitare Soci e Amici della Sezione UCID di Roma all’evento organizzato dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum in collaborazione con l’Università Europea di Roma e l’UCID di Roma

APERITIVO FILOSOFICO
Il sapore della longevità: aroma per il futuro

Giovedì 13 novembre 2025 ore 17.00

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Via degli Aldobrandeschi,190 – Roma

Un’occasione di incontro e dialogo che unisce riflessione e convivialità. Tema del primo appuntamento la “longevità” risorsa preziosa da valorizzare anche nella vita professionale. Come ricorda il Prof. Guido Traversa, che guiderà l’incontro: “Il sapore della longevità è una risorsa che arricchisce. Quando l’esperienza dell’adulto incontra lo sguardo del giovane, il futuro personale e professionale acquista profondità, prospettiva e senso.”

All’incontro parteciperà anche il Prof. Claudio Bonito, per un dialogo stimolante che intreccia pensiero filosofico ed esperienza concreta, favorendo un confronto aperto tra generazioni e professioni.

RSVP [email protected]

Vi aspettiamo!

“La proposta: se aumentano gli investimenti, maggiori benefici per gli utenti” a cura di Giovanni Scanagatta e Stefano Sylos Labini

Avvenire, 9 novembre 2025

LA PROPOSTA: SE AUMENTANO GLI INVESTIMENTI, MAGGIORI BENEFICI PER GLI UTENTI 

Banche ed energia, la concertazione conviene più della extra-tassazione

Giovanni Scanagatta* Stefano Sylos Labini**

Negli ultimi anni, il dibattito sulla tassazione degli extraprofitti delle banche e delle grandi imprese energetiche è tornato al centro dell’agenda politica ed economica italiana. La crisi pandemica, le guerre in Ucraina e Palestina e l’andamento dei tassi d’interesse hanno generato forti squilibri nei mercati: da un lato, famiglie e imprese si sono trovate a fronteggiare rincari e inflazione; dall’altro, alcuni settori – in particolare quelli bancario ed energetico – hanno registrato utili eccezionali, spesso definiti “extraprofitti”. La dinamica dei tassi di interesse ha avuto un effetto sui bilanci degli istituti di credito. Gli interessi sui prestiti sono cresciuti rapidamente, mentre la remunerazione dei depositi è rimasta a lungo quasi ferma. Questo differenziale – definito come margine di interesse – ha prodotto guadagni straordinari per il sistema bancario, a fronte di un costo sociale elevato: imprese e famiglie hanno dovuto sostenere oneri più pesanti per mutui e finanziamenti, in un contesto economico già fragile. Il settore energetico italiano è storicamente dominato da pochi grandi operatori — tra cui Eni, Enel, Edison e altri gruppi internazionali — che operano in un contesto di oligopolio naturale. La crisi energetica del 2022, esplosa con la guerra in Ucraina e la conseguente impennata dei prezzi di gas e petrolio, ha evidenziato come questo tipo di mercato tenda ad amplificare gli utili delle imprese dominanti quando la volatilità dei prezzi cresce. Nonostante i costi di approvvigionamento siano stati in parte calmierati nel tempo, i bilanci delle principali aziende energetiche hanno mostrato profitti record. La ragione è semplice: i prezzi finali al consumatore non si sono adeguati con la stessa rapidità con cui sono diminuiti i costi di produzione, generando margini straordinari. In un contesto di oligopolio, la concorrenza non è sufficiente a riequilibrare automaticamente il mercato. Una tassazione sugli extraprofitti energetici e delle banche, dunque, rappresenta una misura correttiva volta a compensare le distorsioni di mercato e a restituire parte del valore accumulato a favore della collettività. I proventi di questa imposta potrebbero essere destinati a politiche di transizione ecologica e digitale, maggiori spese sociali, interventi di sostegno alle famiglie vulnerabili contro il caro-bollette e il costo dei mutui. Il problema dell’aumento della tassazione sulle imprese energetiche e sulle banche sta nel fatto che il maggiore carico fiscale sarà facilmente scaricato sui prezzi finali ai consumatori e ai clienti perché in regime di oligopolio il potere sta nelle mani dell’offerta e non della domanda: allo stesso modo di un aumento dei costi diretti, anche l’aumento della tassazione sulle imprese energetiche e sulle banche può diventare un fattore inflazionistico.

C’è poi il problema dell’elusione fiscale. Secondo il rapporto di Tax Justice Network tra il 2016 e il 2021 l’Italia ha perso 22 miliardi di dollari di tasse che sarebbero dovute entrare nelle casse pubbliche. Soldi rimasti invece nei bilanci di grandi multinazionali che hanno registrato i propri profitti in Paesi dove le imposte sono più leggere: cinque dei primi dieci paradisi fiscali più utilizzati dalle multinazionali per pagare meno imposte si trovano proprio nel continente europeo. Svizzera, Olanda, Jersey (l’isola più grande del Canale della Manica, tra il Regno Unito e la Francia), Irlanda e Lussemburgo sono nella top ten mondiale delle giurisdizioni che favoriscono gli evasori fiscali delle grandi corporation. Dunque, se la strada di una maggiore tassazione degli enormi profitti delle imprese energetiche e delle banche è irta di ostacoli e può essere controproducente, l’opzione alternativa potrebbe essere quella di una politica di concertazione per spingere le imprese e le banche ad investire di più sul territorio nazionale riducendo i dividendi che vengono distribuiti agli azionisti e ad abbassare i prezzi finali dell’energia e il costo del credito a imprese e famiglie. In sintesi, maggiori investimenti e prezzi più bassi in cambio di un aumento molto leggero della tassazione. Nel settore energetico, poiché lo Stato detiene ancora il 30% del capitale di Eni ed Enel, forse potrebbe essere più facile: queste imprese potrebbero aumentare gli investimenti in ricerca e in innovazione e potrebbero spingere al ribasso i prezzi di gas, benzina e elettricità. Di conseguenza, le altre imprese si dovrebbero adeguare: i benefici per gli utenti/consumatori diventerebbero rilevanti su ampia scala. Per concludere, crediamo che la strada maestra per arginare queste distorsioni del mercato oligopolistico che favoriscono il conseguimento di profitti enormi penalizzando famiglie e piccole imprese sia una nuova politica dei redditi basata sulla concertazione con le grandi aziende energetiche e con le banche.

 

* Professore di Politica economica e monetaria all’Università di Roma “La Sapienza”
**Gruppo Moneta Fiscale