Ritiro Spirituale UCID Pasqua 2025 – Sabato 5 aprile 2025

Ritiro Spirituale UCID Pasqua 2025 – Sabato 5 aprile 2025

Cari Consoci, cari Amici,

sabato 5 aprile ci siamo ritrovati per il consueto Ritiro Spirituale in preparazione alla Santa Pasqua, organizzato dalla nostra associazione presso il Pontificio Seminario Romano Minore.

La meditazione sul tema “Speranza, luce per la vita” è stata guidata con grande dedizione e spiritualità da Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Dario Gervasi, Segretario Aggiunto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, coadiuvato dal nostro Assistente Ecclesiastico, Don Luca Angelelli.

La Sua presenza e le Sue riflessioni sulla Speranza hanno arricchito profondamente il nostro cammino interiore, offrendo a ciascuno di noi occasioni di riflessione, preghiera e crescita spirituale.

Una Speranza che non si basa su un semplice calcolo probabilistico, ma che, attraverso la fede cristiana e l’aiuto dello Spirito Santo, apre a scenari imprevedibili.

Citando il poeta Charles Péguy: “Come è allora che la Fontana Speranza eternamente corre? Da dove prende quest’acqua… Perché si dà tanto da fare. Per fare acqua pura con acqua sporca. Giorni giovani con giorni vecchi…”. Alcuni dei presenti hanno avuto modo di condividere le occasioni in cui hanno sperimentato la Speranza, spesso anche in momenti di profonda sofferenza personale o di difficoltà di persone care. È stato un momento davvero toccante.

Al termine, si è celebrata la Messa concelebrata anche da Don Guido Quintieri, seguita da un piacevole momento conviviale.

Per riferimento a chi era presente e per coloro che non sono riusciti a partecipare, alleghiamo il documento di S.E. Mons. Dario Gervasi con gli spunti per la riflessione, insieme ad alcune foto della mattinata.

Buona lettura e buona Pasqua a tutti Voi e alle Vostre famiglie.

 Giorgio Gulienetti
Presidente UCID Sezione di Roma

#La Partita del Futuro – Mercoledì 2 aprile 2025

#La Partita del Futuro – Mercoledì 2 aprile 2025

Il Presidente Giorgio Gulienetti è lieto di invitare Soci e Amici della Sezione UCID di Roma all’evento organizzato dalla Consigliera Cinzia Rossi insieme ai membri della Commissione Formazione Etica a supporto della Dottrina Sociale della Chiesa

La Partita del Futuro
ROMA BENE COMUNE

Mercoledì 2 aprile 2025
Stadio Olimpico Roma

8.00 Arrivo ai parcheggi A3 e A4 di Via dei Gladiatori, 22
8.30 Accoglienza classi e insegnanti con riconoscimento all’entrata Stadio Olimpico Tour
8.40 Confluenza all’interno percorso verso spalti Tribuna Autorità

Speaker SERGIO SPINELLI, Direttore Risorse Umane & Organizzazione, Tecne Autostrade

9.00 Giancarlo Abete Presidente Onorario UCID Roma, Commissione Etica, Cinzia Rossi presentano

PROGRAMMA GENERALE / Piattaforma Tribuna Autorità

9.20 Giorgio Gulienetti Presidente UCID Roma ringrazia Marco Mezzaroma Presidente Sport e Salute, Franco Parasassi Presidente Fondazione Roma, Gianluca Lucignano Presidente Fondazione Roma Regeneration, Angelo Lacovara Capo Segreteria Direttore Generale USR Lazio
9.30 Introduzione musicale di “PAUSA” a cura Rocket Hack Records, presenta Paolo Marchese
9.40 Inizio con TESTIMONIANZE IN AZIONE
Novella Calligaris Presidente ANAOAI, Johnny Dotti Presidente Communia

SPEECH “PROGETTI DEI GIOVANI PER I GIOVANI”

PROGRAMMA GIOVANI / Spalti Tribuna Autorità

9.50 Speech “I giovani per i giovani” 5 progetti (1°parte) Intrattenimento musicale: “ANIA” dall’HUB Creativo Rocket Hack Records presenta Paolo Marchese
11.20 Speech “I giovani per i giovani” 5 progetti (2 °parte) Animazione dei partecipanti: “CIRO LUPO” da Teatrando presenta Paolo Marchese
12.40 Speech “I giovani per i giovani” 5 progetti (3 °parte) Animazione dei partecipanti: “EMMANUEL CASABURI” Attore, intrattenimento musicale dell’Hub Creativo Rocket Hack Records presenta Paolo Marchese

PROGRAMMA INSEGNANTI / Sala Stampa Tribuna Autorità

10.20 Seminario di aggiornamento per gli insegnati (1° turno)
12.00 Seminario di aggiornamento per gli insegnati (2° turno)
13.30 #La Partita del Futuro acclamazione del Vincitore

 

Accesso allo Stadio garantito previa prenotazione a [email protected]
Ingresso da Via dei Gladiatori, 22 Porta Stadio Olimpico Tour – Tribuna Autorità, presidiato dalle ore 8:00 alle ore 8:50
Parcheggio consentito negli spazi A3 e A4 di Via dei Gladiatori, 22

Vi aspettiamo!

Convegno “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” – Sabato 29 marzo 2025

Convegno “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” – Sabato 29 marzo 2025

Estendiamo con piacere l’invito a partecipare all’evento “La responsabilità della Speranza e il lavoro dello spirito” che si terrà sabato 29 marzo 2025 alle ore 9.30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Dopo i saluti del Cardinale Vicario generale per la Diocesi di Roma Baldassare Reina, sarà presentata la ricerca Censis “Il lavoro dello spirito e la responsabilità del pensiero cattolico“. A seguire, un panel di esperti di grande rilievo, tra cui don Fabio Rosini, Biblista, Massimo Cacciari, Filosofo, Giuseppe De Rita, Presidente Censis e Socio Onorario UCID Roma, e p. Antonio Spadaro S.J. Sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, moderati da Andrea Riccardi, si confronteranno sui temi proposti.

L’evento è aperto a tutti e rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul futuro della Chiesa e della società.

“Dottrina sociale della Chiesa, Europa, futuro dell’economia mondiale” a cura di Giovanni Scanagatta

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA, EUROPA, FUTURO DELL’ECONOMIA MONDIALE

Giovanni Scanagatta*

  1. Dottrina sociale della Chiesa. La DSC è un insieme di valori etici e morali per lo sviluppo integrale dell’uomo e per il bene comune. IL bene comune della DSC è un concetto diverso dall’ottimo paretiano della teoria economica. Il bene comune è di tutti e di ciascuno e si realizza quando tutti, senza esclusione alcuna, beneficiano dello sviluppo. E’ un concetto moltiplicativo e se solo una persona sta a zero, quindi non ha nulla, azzera tutto il prodotto e non si realizza il bene comune. L’ottimo paretiano è invece un concetto additivo e l’importante è massimizzare la somma anche se molti rimangono a zero e non possiedono nulla, non realizzando in questo modo la giustizia distributiva.
    La DSC ha molti punti di contrasto con la teoria economica che prescinde dall’etica e dalla morale. Luigi Pasinetti elenca dieci punti di contrasto tra la DSC e la teoria economica tra cui il bene comune, la destinazione universale dei beni e la funzione sociale della proprietà privata, la superiorità del lavoro sul capitale, la solidarietà, la sussidiarietà, la componente di gratuità e di dono per la costruzione del bene comune.

  1. Europa. Il punto di partenza dell’Unione europea può essere fatto risalire al 1957 con la firma dei Trattati di Roma, con la nascita del Mercato Comune Europeo, tra Germania, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo. Prima era nata la Comunità del Carbone e dell’Acciaio (CECA) che risolveva storici problemi economici tra Francia e Germania. Facciamo un grande salto con il Trattato di Maastricht del 1992, Trattato dell’Unione europea (Ue) che fissa il parametri di convergenza per entrare nell’Unione. Si tratta di parametri monetari e fiscali, tra cui il limite massimo per il rapporto deficit/PIL e per il rapporto debito pubblico/PIL. Nel 1999 nasce l’euro come moneta di conto, che entra in circolazione effettiva all’inizio del 2002. Si parte dalla moneta unica, pensando che poi, secondo la teoria funzionalista, tutto il resto sarebbe seguito. Ma questa fiducia illuministica si è rivelata vana; in più, si è commesso l’errore di allargare indiscriminatamente l’Unione europea fino a 27 membri con il principio dell’unanimità del voto, con Paesi molto diversi per livello di sviluppo, caratteristiche istituzionali e di storia. Si è ignorata la legge di Pareto del 20/80 secondo la quale il 20% delle cause determina l’80% degli effetti. Bisognava invece puntare sul nucleo storico e molto integrato economicamente dei sei Paesi fondatori della Comunità Economica Europea, aggregando gli altri con la necessaria gradualità. Per i sei si poteva proseguire con una integrazione rafforzata con politica fiscale comune, politica monetaria comune, debito comune. Debito comune magari garantito dalle enormi riserve auree dei sei Paesi fondatori, pari a oltre 9 mila tonnellate di oro, rispetto alle 8 mila degli USA. Storicamente non va dimenticato che l’Italia chiese un prestito alla Germania di un miliardo di euro, garantito con parte delle riserve auree italiane. Si tratterebbe di una vera e propria federazione tra i sei stati fondatori del 1957. Era naturalmente molto difficile governare in modo unitario 27 Paesi così diversi tra loro perché bloccati dalla regola del voto unanime e da molte altre differenze e così l’Unione europea si è più caratterizzata nel creare regolamenti e impacci burocratici che realizzare investimenti per lo sviluppo, l’innovazione e la competitività. Si è solo agito in stato di necessità per fronteggiare situazioni di grave crisi che ricordiamo sinteticamente: a) crisi dei debiti sovrani del 2011 con acquisti di enormi quantità di titoli del debito pubblico da parte della Banca Centrale Europea (BCE) e tassi di interesse negativi (politiche monetarie non convenzionali); b) crisi pandemica con la creazione del Recovery Fund per 750 miliardi di euro e debito comune; c) crisi della difesa europea con ReaArm Europe con un programma di 800 miliardi di euro. Questo programma potrebbe anche presentare degli aspetti positivi se consentisse di recuperare il ritardo tecnologico e di competitività dell’Europa rispetto agli Stati Uniti d’America e alla Cina, con forti ricadute sul settore civile. Non dobbiamo dimenticare che INTERNET e il GPS sono nati nel mondo militare. Dovrebbe trattarsi di una specie di Programma Spaziale Apollo degli Stati Uniti d’America, realizzato dalla NASA tra il 1961 e il 1972, e che ha consentito di recuperare il ritardo iniziale rispetto all’Unione Sovietica, superandola con lo sbarco americano sulla luna. Il Programma prevedeva commesse pubbliche alle imprese private, con una forte spinta all’innovazione e con una ricaduta sul settore civile. Un modo altamente efficace per fare politica industriale.
  1. Futuro dell’economia mondiale. Siamo di fronte al tramonto del multilateralismo e al prepotente emergere degli imperialismi di Stati Uniti, Cina e Russia e democrazia sempre più debole in Europa. Il nuovo Presidente degli USA Trump ha dato il colpo finale alle istituzioni economiche e finanziarie internazionali nate dopo gli accordi di Bretton Woods del 1944, a partire dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). Trump impone dazi sulle importazioni nella speranza di riequilibrare il pesante deficit americano degli scambi commerciali con l’estero. E l’Europa è una delle prime ad essere sul banco degli imputati. Nella realtà può trattarsi solo di minacce, anche perché non è sicuro che l’introduzione dei dazi garantisca il riequilibrio della bilancia commerciale. Trattandosi prevalentemente di importazioni che interessano le fasce alte di reddito degli americani, la domanda di importazioni è rigida e questo non fa diminuire le importazioni e nel contempo accresce l’inflazione importata. Maggiore inflazione spinge la Federal reserve verso politiche monetarie restrittive e rialzo dei tassi di interesse, con effetti negativi sulla crescita del reddito e sull’occupazione. Quindi grandi difficoltà di cui Trump si rende conto.
    La politica di Trump di apertura verso la Russia ha naturalmente lo scopo di impedire che la Russia cada sempre di più nella braccia della Cina. E ciò è avvenuto sia a causa della chiusura europea verso il petrolio e il gas russo che ci ha costretto a diversificare verso altri fornitori a prezzi più elevati rispetto a quelli praticatici dalla Russia e a causa delle sanzioni che ha colpito pesantemente le attività della Banca centrale russa attraverso il congelamento e la tassazione totale del rendimento delle attività stesse.
    In questo quadro, l’Unione europea avrebbe interesse a ristabilire migliori rapporti sia con gli Stati Uniti d’America che con la Russia.
  1. Conclusioni. Siamo partiti all’inizio sottolineando i contrasti tra il pensiero sociale della Chiesa e la teoria economica. Per il futuro della nostra Europa abbiamo bisogno di una convergenza verso i valori della DSC: sviluppo integrale dell’uomo e sua dignità, solidarietà, sussidiarietà, destinazione universale dei beni, bene comune. I padri fondatori dell’Europa erano tutti autentici cristiani: De Gasperi, Schuman, Adenauer ed è a loro che dobbiamo ispiraci per un autentica rinascita dell’Europa. Fondare l’Europa solo sulla moneta e sui valori economici ci ha portato in un vicolo cieco e ora dobbiamo uscirne, altrimenti, come affermava Benedetto XVI, l’Europa è destinata ad uscire dalle grandi traiettorie della storia. E non dimentichiamoci il grande insegnamento di Giovanni Paolo II: l’Europa per potere respirare e salire in alto ha bisogno di due polmoni: l’orientale e l’occidentale.

 

*Professore di Politica economica e monetaria all’Università di Roma “La Sapienza”

Visita esclusiva alla Basilica di Sant’Apollinare e alla Pontificia Università della Santa Croce – Domenica 23 marzo 2025

Visita esclusiva alla Basilica di Sant’Apollinare e alla Pontificia Università della Santa Croce – Domenica 23 marzo 2025

Il Presidente Giorgio Gulienetti è lieto di invitare i Soci e gli Amici della Sezione UCID Roma all’evento organizzato dalla Consigliera Angela Soccio

Domenica 23 marzo 2025

ore 10.00
Santa Messa celebrata da S.E.R. Mons. Paolo Schiavon
Sacrestia del Borromini, Chiesa di Sant’Agnese in Agone, Piazza Navona

ore 11.00
Visita esclusiva
Basilica di Sant’Apollinare e Pontificia Università della Santa Croce
Piazza di Sant’Apollinare, 49

Al termine pranzo conviviale presso il Ristorante ‘Gusto, Piazza di S. Apollinare, 41

Visita gratuita
Partecipazione al pranzo conviviale € 30,00

Per comprensibili esigenze organizzative è necessario confermare la partecipazione entro il 20 marzo a [email protected] specificando se si parteciperà al pranzo conviviale ed il numero di accompagnatori.

 Vi aspettiamo!