In molti Paesi dell’area occidentale, culla storica della democrazia, il sistema democratico consolidato incontra difficoltà a garantire governabilità; la società civile sembra recepire istanze di cambiamento che, non adeguatamente metabolizzate, creano instabilità e tensioni; una crisi passeggera di maturità o un profondo cambio di scenario? Questo il focus su cui si concentra il ciclo di incontri proposti dalla Sezione UCID di Padova per l’anno sociale 2019-2020, declinati attraverso il tema Democrazia e Governabilità: una coppia in crisi?
Il centenario della fondazione del Partito Popolare di don Luigi Sturzo offre lo spunto per il prossimo incontro UCID in programma sabato 16 novembre alla Biblioteca del Centro Filippo Franceschi (Collegio Vescovile Barbarigo, ore 9.30-13.00 con ingresso libero) dal titolo “POPOLARISMO ANTIDOTO AL POPULISMO”. Tra gli altri relatori, padre Francesco Occhetta S.J. autore del volume dal titolo Ricostruiamo la politica: orientarsi al tempo dei populismi (San Paolo ed.); Paolo Giaretta e il Prof. Giovanni Ponchio, i quali, per conto della Associazione Centro Studi Schiavon proporranno rispettivamente una riflessione sull’attualità del pensiero politico di don Sturzo e sulla fondazione del Partito Popolare padovano.
«La digitalizzazione, creatura tecnologica straordinaria, ha portato in dote il rivoluzionario web con il suo corollario di social che stanno cambiando il mondo con una velocità mai vista prima – riflette Massimo D’Onofrio Presidente UCID Padova –. Anche il modo di fare politica ne ha risentito. I nuovi Media hanno accelerato i tempi di reazione dei cittadini/elettori; dagli Anni Sessanta e sino ai primi Anni Novanta, nonostante l’instabilità governativa che già allora ci contraddistingueva, gli spostamenti dell’elettorato erano lenti; la politica offriva una maggiore segmentazione che, al voto, non si traduceva in cambi drastici e repentini degli schieramenti, ma solo in una maggiore difficoltà nel ricucire aree fino a prima omogenee. Esattamente il contrario di ciò che registriamo negli ultimi 25 anni: il peso delle ideologie si è rarefatto ed in parallelo si cercano risposte immediate a problemi decennali. Il momento post-ideologico che aveva dato l’illusione di facilitare la governabilità, è in rotta di collisione con la necessaria riconversione dei partiti che stentano ad adeguare le loro antiche liturgie. E come la storia ci insegna, le innovazioni non si possono arrestare; ed altre ne verranno a distanza sempre più ravvicinata, e di una portata che scala in maniera esponenziale – si pensi all’Intelligenza Artificiale –. Lo sforzo che ciascuno di noi è chiamato a fare è di conoscerle nelle loro applicazioni positive e, nei limiti del possibile, cercare di prevederne e gestirne gli effetti collaterali. Valuteremo quindi, se, e come, i nostri sistemi democratici possano essere impattati dall’uso inconsapevole, quando non “corsaro”, dei nuovi strumenti comunicativi.»
Tra gli obiettivi di questo Anno Sociale, il consolidare l’apertura di UCID Padova a nuove sinergie. Già lo scorso 3 luglio, in collaborazione con OIC e Centro Servizio Volontariato, è stato organizzato all’Auditorium Pontello dell’Opera Immacolata Concezione il convegno “Creare Cultura di Fiducia nel servizio agli altri” con una Lectio Magistralis tenuta dal neuropsicologo Kenneth Nowack sul tema “Heart & Mind – creating trust culture in the service others – Cuore e mente: creare cultura di fiducia nel servizio degli altri”.
L’incontro di sabato 16 novembre prossimo vede appunto UCID Padova collaborare con FISP (Formazione all’ Impegno Sociale e Politico) e Associazione Centro Studi Sebastiano Schiavon.
«Come UCID Padova, avevamo già espresso il desiderio di collaborare con altre realtà del territorio nel tentativo di contribuire a ‘mettere a sistema’ le innumerevoli ed importanti realtà culturali ed associative esistenti. Con FISP quale partner privilegiato, abbiamo studiato infatti questa iniziativa, mentre la celebrazione del centenario della fondazione del Partito Popolare di don Sturzo – che proprio qui a Padova ha avuto uno dei suoi padri fondatori nella figura, appunto, dell’On. Sebastiano Schiavon – ci ha fornito occasione per attivare una preziosa sinergia con l’Associazione Centro Studi Sebastiano Schiavon. Nell’incontro del 16 novembre, accanto a momenti commemorativi, proporremo una attualizzazione del pensiero di don Sturzo, cercando di capire, mutatis mutandis, quale contributo si possa ancora ricevere dalla sua visione. Padre Occhetta S.J. infine, metterà a disposizione una sorta di ideale “cassetta degli attrezzi” grazie alla quale leggere ed affrontare questo periodo storico quanto mai ricco di cambiamenti che hanno bisogno di essere gestiti con grande cura da ognuno di noi, non come spettatori occasionali ed impotenti.»
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Dell’attualità di don Sturzo parlerà, per il CSS, Paolo Giaretta: «Sturzo seppe raccogliere in un progetto politico il disperso e diviso mondo cattolico di fine ‘800. Un successo immediato del Partito Popolare – alle elezioni del 1919 portò in Parlamento oltre 100 deputati–, grazie alla capacità politica del sacerdote di Caltagirone, in grado di concepire un disegno nuovo coniugando pensiero ed azione organizzativa. L’Appello ai Liberi e Forti di cento anni fa conserva tutta la sua attualità per una piena attuazione della giustizia sociale. Virtù alle quali ancora oggi questa Italia smarrita e rancorosa, incerta sul proprio futuro, deve guardare per ritrovare il senso del futuro.»
«Il sindacalista cattolico Sebastiano Schiavon – spiega Giovanni Ponchio del CSS tracciando un profilo del fondatore del PP padovano – con la guida del vescovo Pellizzo, si impegnò per i contadini, i braccianti, i cavatori di trachite, le operaie della diocesi di Padova. Da deputato votò, nel 1915, contro l’entrata in guerra durante la quale si adoperò a favore delle famiglie rimaste senza sostegno, dei reduci, dei mutilati, dei profughi che giungevano a migliaia in pianura dalle zone di guerra. Aderì all’appello di Sturzo e fu a Padova tra i fondatori del Partito Popolare, convinto che il motto ‘Pane e Vangelo’, già guida della sua attività sindacale, potesse tradursi in azione politica nell’Italia devastata dalla guerra e dalla miseria, senza le storture dei compromessi clericali».
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La mattinata di lavori sarà conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione ai partecipanti dei corsi biennali FISP per i bienni 2016-2018 e 2017-2019, a cura di padre Francesco Occhetta S.J. de “La Civiltà Cattolica”.