Papa Francesco e l’intelligenza artificiale
Giovanni Scanagatta, Professore di Politica economica e monetaria alla “Sapienza” di Roma
1.Papa Francesco sta dedicando molte energie al tema dell’intelligenza artificiale. Il motivo è certamente legato alla centralità della persona umana nel cristianesimo, con i suoi valori di libertà, responsabilità, dignità, creatività, religiosità.
E’ fondamentale l’umanesimo cristiano di fronte ai gravi pericoli del trans-umanesimo e del post-umanesimo che derivano da una certa lettura delle conseguenze dell’intelligenza artificiale. Per questo il Papa, nel discorso del primo gennaio 2024 per la giornata mondiale della pace, parla di algoretica, cioè della responsabilità etica che deve guidare l’uso dell’intelligenza artificiale che si esprime attraverso algoritmi.
Sull’intelligenza artificiale, Papa Francesco è tornato nuovamente in occasione della sua partecipazione al G7 guidato dall’Italia, a Borgo Egnazia in Puglia.
Il rischio è altrimenti quello, dopo la morte di Dio del filosofo Nietzsche, di creare un superuomo che è simile a Dio perché l’uomo viene potenziato dalle capacità illimitate dell’intelligenza artificiale.
Il tema della tecnica e dello sviluppo dei popoli, e quindi possiamo dire dell’intelligenza artificiale, viene analizzato con grande profondità da Benedetto XVI nell’Enciclica sociale Caritas in veritate del 2009, con un intero capitolo, il sesto. Benedetto XVI afferma che il problema dello sviluppo oggi è strettamente congiunto con il progresso tecnologico, con le sue strabilianti applicazioni. La tecnica è un fatto profondamente umano, legato all’autonomia e alla libertà dell’uomo. Nella tecnica si esprime e si conferma la signoria dello spirito sulla materia. La tecnica permette di dominare la materia, di ridurre i rischi, di risparmiare fatica, di migliorare le condizioni di vita. Ma la libertà umana, afferma Benedetto XVI, è propriamente se stessa, solo quando risponde al fascino della tecnica con decisioni che siano frutto della responsabilità morale ed etica. Di qui, l’urgenza di una formazione alla responsabilità etica nell’uso della tecnica e, possiamo dire, nell’uso dell’intelligenza artificiale.
Papa Francesco, di fronte ai gravi pericoli di un uso sbagliato dell’intelligenza artificiale, difende con grande energia l’umanesimo cristiano e lo sviluppo umano integrale.
- Il corretto uso dell’intelligenza artificiale, è una grande occasione per risollevare molti Paesi dalla povertà, a partire dall’Africa che è nostra compagna nel mediterraneo. I Paesi membri dell’Unione Africana sono al lavoro per studiare il documento dell’Agenzia per lo sviluppo dell’Unione Africana, contenente raccomandazioni per la creazione di organismi di certificazione per una supervisione nell’uso dell’intelligenza artificiale.
Qualche esempio. Nell’arcipelago di Zanzibar gli agricoltori stanno utilizzando un’applicazione assistita dall’intelligenza artificiale per rilevare una delle più devastanti malattie delle piante, prima che si diffonda a macchia d’olio. In Sudafrica, gli informatici, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, hanno creato modelli di apprendimento automatico per analizzare l’impatto della segregazione razziale nelle abitazioni, utilizzando questi sistemi anche per tentare di monitorare la violazione dei diritti delle donne e dei bambini.
Stiamo parlando di Paesi poveri che sono fortemente indebitati con l’estero, sottraendo molte risorse per il servizio dei debiti che potrebbero essere impiegate per lo sviluppo economico e sociale della popolazione. Secondo i dati della Banca Mondiale, il debito dei Paesi poveri verso l’estero ammonta a 9 mila miliardi di dollari. Il servizio del debito assorbe ogni anno risorse per 444 miliardi di dollari, pari al 5%.
Anche Papa Francesco, come già Giovanni Paolo II per il Grande Giubileo del 2000, chiede di cancellare o almeno ridurre il debito estero dei Paesi più poveri in occasione del Giubileo straordinario del 2025, ormai prossimo.
Si tratta di una tradizione biblica perché l’anno giubilare è l’anno in cui occorre riportare su un piano di giustizia tutti i rapporti economici, a partire dai debiti accumulati che devono essere rimessi. Si legge nel Levitico (25,47-54): “Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia, dopo che si è venduto, ha il diritto di riscatto; lo potrà riscattare uno dei suoi fratelli o suo zio o il figlio di suo zio; lo potrà riscattare uno dei parenti dello stesso suo sangue o, se ha i mezzi per farlo, potrà riscattarsi da sé. Farà il calcolo con il suo compratore, dall’anno che gli si è venduto all’anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante”. Questa “regola” del Levitico porta la cancellazione di tutti debiti nell’anno giubilare (7×7+1 = 50). Da ciò si vede che nella Bibbia i numeri sono molto importanti, come il sette e il multiplo di sette. Ma anche il dodici (le dodici tribù di Israele) e il multiplo di dodici. Sul piano dell’economia, li possiamo vedere come il tempo che copre la lunghezza dei cicli economici: brevi, medi, lunghi. Il ciclo del giubileo dei cinquanta anni è il ciclo lungo. Esso corrisponde ai cicli lunghi economici di Kondratieff di cui si parla nei manuali di economia.
- Appare infine interessante, ora che siamo entrati nell’era dell’intelligenza artificiale, vedere i tipi di lauree che sono più apprezzate per fronteggiare questa grande sfida. Al primo posto troviamo Ingegneria Industriale e dell’informazione con il 96%, seguita da Informatica e tecnologie dell’informazione e della comunicazione con il 95%, Architettura ingegneria civile con il 93%, Economia con il 91%, Medico sanitario e farmaceutico con il 90%.
Interessante anche il quadro offerto in merito agli stipendi. A spiccare in questo caso è l”indirizzo di ingegneria industriale con una media di 1.893 euro al mese; Informatica e tecnologie dell’informazione e della comunicazione con 1.851 euro; Economia con 1.706 euro; Architettura e ingegneria civile con 1.680 euro.
Roma, 18 giugno 2024