Umanità, responsabilità sociale d’impresa, dignità del lavoro e valorizzazione della donna: queste le parole-chiave che hanno rappresentato il filo conduttore del ritiro spirituale annuale del Movimento Giovani dell’UCID svoltosi lo scorso 26 marzo a Bologna.
Una giornata stimolante per una proficua riflessione sui punti di contatto tra fede, etica e attività d’impresa.
Una giornata che ha visto giovani imprenditori, dirigenti d’azienda e professionisti provenire da tutta Italia per ritrovarsi in un’occasione di meditazione e confronto.
La mattinata ha visto i soci e gli amici dell’UCID ritrovarsi nel cortile del Palazzo Arcivescovile di Via Altabella, per poi recarsi insieme nell’aula in cui, di lì a poco, si sarebbe svolto l’incontro con Sua Eminenza il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita della città felsinea, il tutto anche alla presenza del Presidente Nazionale dell’UCID, Dott. Gianluca Galletti.
Sono inoltre intervenuti, fra gli altri, Lino Piacentini (Segretario Nazionale della Federazione dei Maestri del Lavoro) e Padre Giovanni Bertuzzi (Direttore del Centro San Domenico).
Il discorso del Cardinale Zuppi ai giovani dell’UCID ha avuto ad oggetto una profonda riflessione sull’etica nel lavoro, con un approfondimento particolare sul parallelismo tra i concetti di autorità e servizio: Sua Eminenza ha in particolare sottolineato la necessità di privilegiare sempre, nell’esercizio dell’attività d’impresa, la dignità della persona, e di considerare il profitto non come fine dell’essere umano, ma come mezzo attraverso il quale questi trova il modo per esprimere la propria personalità e per condurre un’esistenza dignitosa.
Il lavoro, in particolare, è il mezzo più efficace, nonchè più nobile, che ogni singolo individuo ha a propria disposizione per veder realizzata la propria dignità personale, in quanto strumento di servizio per gli altri e, come tale, viatico funzionale a trovare davvero sé stessi nel senso spiritualmente più alto: ciò perché tutti noi troviamo la nostra ragion d’essere e la pace nell’animo quando siamo davvero in profonda connessione con i nostri consociati, e sotto questo profilo possiamo davvero ritenerci in connessione con essi solo mettendoci a loro disposizione, con una sana predisposizione all’altruismo verso di loro anziché alla sterile focalizzazione verso noi stessi.
card. Zuppi – Arcivescovo di Bologna
A tal proposito, Zuppi ha altresì evidenziato l’importanza di concepire il lavoro senza l’ossessione per la performance e per la prestazione, il che spesso porta anche a gravi distorsioni che portano l’individuo a gestirsi in modo sregolato, finanche a compiere scelte sbagliate e dannose per la propria vita.
Un altro tema significativo, tra quelli trattati dal Cardinale Zuppi, attiene all’importanza della gratitudine, e a quanto il sentimento ad essa relativo sia doveroso da parte di tutti: l’Arcivescovo di Bologna ha infatti posto l’accento sulla necessità di amare ciò che si ha, ciò che si fa, e in generale tutto ciò che ci è stato messo a disposizione dal Signore, sviluppando la capacità di apprezzare quanto ci è stato donato e di essere grati per la nostra condizione attuale, accogliendola così com’è, con entusiasmo e con apertura verso la vita. Per meglio spiegare quest’ultimo concetto, il Cardinale Zuppi ha peraltro citato un’intervista dell’allenatore del Bologna Calcio Sinisa Mihajlovic, nella quale egli, con riferimento ai tempi antecedenti la nota diagnosi della malattia che lo ha colpito in questi ultimi anni, aveva riflettuto sull’inconsapevolezza che sino a quel momento aveva sempre provato rispetto alle fortune della vita di cui aveva beneficiato sino ad allora, tra cui, ovviamente e in primis, la salute.
L’incontro con Sua Eminenza si è poi concluso con la sottoscrizione, da parte dello stesso Cardinale, del Manifesto dell’Impresa Etica, documento predisposto dai giovani dell’UCID: Zuppi è così risultato essere il primo firmatario di tale atto, che si prefigge il fine di essere una linea-guida per l’esercizio dell’attività di impresa secondo principi e valori improntati alla moralità, al rispetto della persona umana e al riconoscimento della sua dignità.
Molto soddisfatto per tale traguardo il Dott. Benedetto Delle Site, Presidente Nazionale del Movimento Giovani dell’UCID, il quale ha fatto parte del gruppo di giovani che, sette anni fa, aveva contribuito alla stesura del suddetto Manifesto.
Si tratta di un documento nato a seguito dell’udienza che il 31 ottobre 2015 Papa Francesco aveva concesso alla nostra associazione: è scritto dai giovani, è articolato in otto punti ed è rivolto agli imprenditori che hanno a cuore la centralità della persona umana, la responsabilità sociale d’impresa, il valore e la dignità del lavoro contro la piaga della disoccupazione, in particolar modo giovanile, e la valorizzazione della donna come madre e lavoratrice, nel quadro di una ecologia veramente integrale.
Il Manifesto dell’Impresa Etica è un prezioso strumento attraverso il quale entrare nelle aziende per parlare di dottrina sociale della Chiesa e per diffondere quest’ultima nei processi aziendali: «Di recente abbiamo peraltro deciso di ampliare il Manifesto dell’Impresa Etica con una parte dedicata ai suoi sottoscrittori. Per questo, la prima sottoscrizione da parte del Cardinale Zuppi in occasione del nostro ritiro spirituale a Bologna è stata per noi motivo di emozione, nonché un grande incoraggiamento.
I principi e le finalità del Manifesto dell’Impresa Etica sono tesi a sostenere e a favorire una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, nella prospettiva di un lavoro dignitoso per tutti: «I punti cardine sono la centralità della persona umana, la concezione dell’azienda quale comunità di persone prima che come un insieme di beni, il riconoscimento del profitto quale indicatore del buon andamento dell’impresa e non come fine esclusivo, l’estensione della sussidiarietà in un’ottica di servizio, la responsabilità sociale e ambientale d’impresa anche attraverso puntuali strumenti di misurazione e, infine, l’equilibrio fra il tempo dedicato al lavoro e il tempo dedicato alla famiglia, a tutela del sacrosanto rispetto, nei confronti dei lavoratori, del loro diritto ai giorni di riposo e alle festività».
dott. Benedetto Delle Site
La giornata è poi proseguita con la Santa Messa celebrata presso la cripta della Cattedrale dall’assistente spirituale Mons. Gianni Fusco, momento cui poi ha fatto seguito un rinfresco presso i locali della Curia di Bologna.
Nel pomeriggio, il programma del ritiro spirituale ha poi trovato il suo culmine con la visita allo stabilimento bolognese della FAAC S.p.a., situata nel territorio comunale di Zola Predosa, a pochi chilometri dal capoluogo emiliano.
La famosa azienda, nota per la produzione e commercializzazione di cancelli automatici, tornelli e sistemi di allarme, vanta come proprio azionista l’Arcidiocesi di Bologna per il lascito di un benefattore (Michelangelo Manini, precedente proprietario dell’azienda morto nel 2012) e rappresenta un caso unico di “capitalismo sociale”: oltre ad essere infatti un’impresa di successo che cresce notevolmente in tutto il mondo mettendo a segno acquisizioni record, si distingue anche e soprattutto per la particolarità di distribuire i propri profitti in opere di bene in tutto il mondo.
Una volta divenuta azionista di maggioranza della FAAC, la Curia di Bologna, ai fini dell’amministrazione dell’azienda, ha deciso di costituire un trust formato da tre professionisti: gli Avvocati Andrea Moschetti (attuale presidente), Bruno Gattai e Giuseppe Berti.
Nel corso degli anni, sotto la gestione dell’Arcidiocesi, l’azienda è cresciuta notevolmente, non ha mai delocalizzato la propria attività, valorizza le professionalità, è attenta al welfare dei dipendenti e di converso riesce a fare utili destinandoli in parte ai bisogni del territorio.
Accompagnati dal presidente, avv. Andrea Moschetti, i soci UCID hanno così potuto ammirare la struttura della sede e scoprire alcuni dei segreti del successo di tale eccellenza italiana. L’Avv. Moschetti si è infatti intrattenuto a lungo con i soci, illustrando loro il modello imprenditoriale e sociale dell’azienda distintasi come straordinario laboratorio in grado di coniugare efficienza economica, svariati record a livello internazionale ed un impegno costante a livello sociale mediante la destinazione dei profitti in opere di filantropia.
All’esito della visita, al Presidente Moschetti è stata infine consegnata una copia dello stesso Manifesto dell’Impresa Etica da parte del Dott. Benedetto Delle Site (Presidente UCID Giovani Nazionale) e da parte della Dott.ssa Simona Mulè (Segretario UCID e Referente Giovani donne).
Per leggere il "Manifesto dell'Impresa Etica" in formato .pdf, cliccare sull'icona sottostante.
Articolo a cura dell'avv. Antonio Omodei Zorini