Il Vangelo di Luca ci informa che la nascita di Gesù è avvenuta di notte, mentre i pastori vegliavano il gregge. Dobbiamo immaginare una notte buia, così come erano buie le notti di una volta, illuminate solo dalle stelle. Era notte fonda a Gerusalemme, era notte nella reggia di Erode, era notte nella casa del “governatore” della Giudea Ponzio Pilato. Dormivano tutti i capi del popolo d’Israele.

Il buio e il silenzio avvolgevano quella notte così misteriosa e unica. Tra le poche persone sveglie, i pastori, che vegliavano il gregge, erano tra le categorie più povere e ignoranti del Paese, lavoratori umili e sottopagati. Eppure, in quella notte, sono proprio loro i destinatari del primo annuncio. Gli Angeli li avvertono che a Betlemme è nato il Salvatore, e loro, uomini semplici e poveri, si fidano e si mettono in cammino verso la mangiatoia per onorare il Figlio di Dio che si è fatto piccolo per i piccoli.

I potenti della Terra dormono in un profondo torpore e non si accorgono, che proprio a “due passi” da loro, è scattata l’ora della storia. Nulla sarà più come prima! Non possono nemmeno immaginare che il vero Potente è venuto per edificare il suo Regno senza fine. Chiusi nelle loro torri, avvolti da calde e preziose coperte, illusi dal loro potere arrogante e violento, perdono l’occasione per vedere “La Luce che illumina le tenebre”. Sarebbe bastata solo un pò di umiltà e di buona volontà!

Solo i piccoli hanno potuto vedere, solo i poveri hanno risposto all’annuncio, solo loro hanno contemplato il Messia e il loro cuore si è illuminato di gioia e di speranza.

Ti chiediamo, Signore, di renderci umili e semplici; donaci il coraggio di essere i nuovi annunciatori del Tuo regno di Luce di Bellezza Infinita e fa che possiamo diventare costruttori di giustizia e di pace, perché la Gerusalemme Celeste possa attuarsi già in mezzo a noi.