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Intervista a Daniela Guadalupi a Daniela Guadalupi Presidente UCID Bergamo

di Lorenzo Quilici Socio Ucid Gruppo Ligure


Poter intervistare la presidente di Ucid Bergamo, Daniela Gennaro Guadalupi, è un doppio piacere: sia per far sentire la nostra vicinanza alla comunità Ucid di Bergamo anche con una semplice intervista sia perché Daniela è genovese di origine (diploma liceale al D’Oria e laurea in Farmacia all’Università di Genova).

Bergamo e la sua provincia sono uno dei territori simboli del Covid; non è necessario aggiungere tristi e freddi dati per ricordare l’immane tragedia che ha colpito queste zone.

Daniela, nominata Cavaliere del Lavoro nel 2014 ed eletta presidente Ucid nel 2016, è a capo, con il marito enologo, della Vin Service srl, azienda che produce macchine per spillare bevande. Tutto ebbe inizio negli anni ’70 con il vino, poi arrivò l’espansione del business anche all’acqua e alle bevande. Oggi Vin Service supera i confini nazionali e in più di cento paesi vengono spillate bevande con i prodotti dell’azienda di Zanica, sempre Made in Italy.

La provincia di Bergamo è stata uno degli epicentri del Coronavirus. Come hanno vissuto i soci dell’Ucid Bergamo questo evento drammatico?

L’atmosfera generale all’inizio di marzo a Bergamo era molto tesa, dovuta all’impennata improvvisa di ricoveri che hanno sommerso il nostro ottimo ospedale Papa Giovanni XXIII e l’Ospedale Bolognini di Seriate, saturando i reparti di terapie intensive, divenuti insufficienti per l’altissimo numero di contagiati in contemporanea. Le cause? Plurime.. da partite di calcio importanti a focolai improvvisi e devastanti in aree densamente popolate con gravi ripercussioni di perdite soprattutto nelle residenze per i nostri anziani, per i nostri medici e per i nostri sacerdoti. Quasi ogni famiglia bergamasca ha avuto un famigliare deceduto e quanti conoscenti!

In che modo i soci Ucid Bergamo sono vicini alle famiglie dei propri dipendenti e collaboratori? Alcuni di essi hanno adottato qualche specifica azione?

Ricordo l’ospedale costruito dagli alpini bergamaschi con l’ausilio di tantissimi artigiani in soli 8 giorni, a cui tanti imprenditori ucidini hanno collaborato, così come nell’organizzazione della distribuzione di pacchi alimentari per le famiglie bisognose e la donazione in denaro di Ucid Bg e dei soci singoli al fondo costituito da Diocesi e Confindustria Bergamo per il progetto “Abitare la cura” che ha visto l’apertura di residenze per pazienti dimessi ed impossibilitati a rientrare in sicurezza nelle loro abitazioni.  Ed ora il progetto Ucid Bergamo “Diamoci una Mano” nell’ambito del nuovo progetto della Diocesi di Bergamo, volto a dare sostegno economico e complessivo alle famiglie in difficoltà.

Ci può spiegare nel dettaglio il progetto?

Attraverso il programma “Diamoci una mano” UCID Bergamo mette a disposizione degli imprenditori colpiti dalle conseguenze della epidemia di COVID l’esperienza professionale ed il sostegno personale dei suoi soci.
I soci Ucid Bg mettono a disposizione degli imprenditori a titolo gratuito ed amicale, le competenze specifiche ed immediatamente spendibili che vengono elencate nella scheda compilata da ciascun socio, per il periodo di tempo che verrà liberamente concordato.

Le schede verranno poi messe a disposizione del gruppo di lavoro previsto dalla Diocesi, che potrà attivare l’incontro fra imprenditore in difficoltà e socio Ucid che ha indicato in scheda la competenza di tutor in tale ambito.
Il supporto professionale sarà gratuito e personale, in totale riservatezza, un’attività quindi di mentoring fra persone che credono nella necessità di reagire alla sfiducia e vogliono esprimere la volontà e la possibilità di farcela per le nostre imprese, per il benessere dei cittadini, per il Paese

Segnalo inoltre la collaborazione con Ucid Monza e Brianza nel loro progetto “Millerespiri”, allargatosi alla ricerca di computer e tablet usati da donare agli studenti per le lezioni online fino a luglio.

Stiamo vivendo le battute iniziali della Fase 2. Come prevede la graduale riapertura delle imprese?

Gli imprenditori aderenti Ucid Bergamo hanno rispettato scrupolosamente le direttive regionali e governative, alcuni chiudendo le aziende ancora prima del lockdown ufficiale, quando i timori di contagio fra il personale avevano reso difficile la concentrazione dovuta nell’espletamento delle proprie mansioni, mettendo quindi a rischio la sicurezza.

Per quanto riguarda la riapertura delle aziende manifatturiere, siamo pronti col protocollo siglato dalle sigle datoriali e sindacali per le riaperture, mettendo in atto tutte le procedure che consentono di continuare o di riaprire col massimo rispetto per la salute di tutti.

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