Il Presidente Berardi: imprenditori e manager cristiani per un nuovo umanesimo europeoSi è tenuta ieri la conviviale natalizia promossa dall’UCID di Latina, presieduta da Francesco Berardi, “Riflessioni sul Natale” alla luce delle Linee guida della comunicazione inclusiva dell’UE, cui è intervenuto l’on. Antonio Tajani, Presidente della Conferenza dei Presidenti di Commissione del Parlamento Europeo. Presenti il Sindaco di Latina Damiano Coletta, il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’UCID Nazionale, Riccardo Pedrizzi e il Segretaraio Nazionale e Referente Giovani Donne UCID Simona Mulè.

“Come imprenditori e dirigenti cristiani abbiamo ritenuto opportuno riflettere sul significato del Natale e la sua importanza in Europa, anche alla luce della vicenda legata all’ “Union of equality”, il documento delle linee guida per la comunicazione dell’UE, che difatto ridefinendo l’utilizzo della lingua comune, cancellava la tradizione giudaico-cristiana europea. Il nostro impegno per una politica egualitaria che tenga conto e valorizzi le differenze di ciascun individuo, deve essere testimonianza del nuovo umanesimo europeo.” Dichiara il Presidente UCID Francesco Berardi.

“Le linee-guida preparate dalla commissaria Dalli, sull’uso di un linguaggio inclusivo, poi prontamente ritirate, hanno profondamente offeso la sensibilità di milioni di cittadini e funzionari comunitari. Afferma il Presidente Tajani. Se l’intento era quello di tutelare la diversità culturale ed evidenziare la natura inclusiva dell’UE è stato fatto nel modo sbagliato. Favorire l’integrazione non significa offendere i sentimenti della maggioranza della popolazione. Una società aperta non nega mai la propria cultura maggioritaria, le proprie radici i propri valori. In questi due anni di pandemia abbiamo recuperato lo spirito di solidarietà fra cittadini, quella solidarietà che ha origine proprio nel cristianesimo, come nel cristianesimo ha origine il principio di separazione dei poteri tra Stato e Chiesa, il rispetto della donna. Anche la bandiera europea rappresenta le nostre radici cristiane. Quelle dodici stelle sono le dodici tribù di Israele che cingono il capo della Vergine Maria e la bandiera è blu perché il manto della Vergine è di colore azzurro. Questo assurdo linguaggio proposto dalla commissione non tiene conto che la lingua è legata ad un luogo, ad un tempo ad una comunità: è il nostro patrimonio culturale. La realtà non si modifica abbattendo lo Stato o cancellando parole e come diceva lo scrittore primo Levi “non c’è futuro senza memoria.”

La conviviale natalizia è stata anche l’occasione per presentare i nuovi soci il dott. Giulio Martini, consulente manageriale, il generale Salvino Caltagirone e la professoressa Maresa Bruno.