Assemblea UCID Nazionale a Caivano, simbolo di un nuovo futuro.
Caivano, Terra dei Fuochi. Un luogo segnato dalla sofferenza, dalle cronache che raccontano degrado e illegalità. Ma anche un luogo dove la speranza non si spegne e dove il cambiamento è possibile. Per questo motivo, gli imprenditori cattolici di tutta Italia hanno scelto di riunirsi proprio qui, il 29 giugno, per l’Assemblea nazionale di UCID.
“Non è una provocazione, non è uno slogan” spiega Gian Luca Galletti, presidente di UCID. “È un segnale concreto, un atto di coraggio e di responsabilità. Noi crediamo che l’impresa non sia semplicemente un meccanismo per generare profitto, ma uno strumento per costruire il bene comune, per creare lavoro dignitoso, per dare valore a ogni persona. Caivano non è un luogo convenzionale per un meeting d’impresa, ma è esattamente il luogo giusto per testimoniare che si può fare impresa in modo diverso.”
Gli imprenditori dell’UCID sono uomini e donne che mai avrebbero violato questa terra, che non inseguono il profitto a ogni costo, ma che vivono il loro lavoro come una missione. Sono imprenditori che costruiscono aziende sane, responsabili, rispettose dell’uomo e dell’ambiente, non perché lo impone la legge, ma perché lo impone la loro coscienza.
Venire a Caivano significa gridare con forza che un’economia onesta e solidale è possibile. Significa portare speranza, investire nella dignità, credere che anche nei luoghi più difficili si possa seminare un futuro migliore.
A Caivano, gli imprenditori dell’UCID non saranno soli. Saranno in preghiera con don Maurizio Patriciello, testimone instancabile di giustizia e legalità. Saranno accanto a chi ogni giorno combatte per dare a questa terra un volto nuovo. Saranno qui per dire, con la forza della loro presenza, che l’impresa può essere uno strumento di rinascita, un’opportunità di riscatto, un segno concreto di speranza.
Perché fare impresa, per noi, significa costruire un mondo più giusto. E questo cammino inizia proprio da Caivano.