Si è svolta a Roma il giorno 28 novembre 2015 presso la CEI l’Assemblea della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali. L’Assemblea è stata aperta dal Segretario Generale, Prof.ssa Paola Dal Toso, che ha ricordato il due appuntamenti assembleari annuali, il primo a maggio e il secondo a novembre. Quest’ultimo si svolge poco dopo il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale che si è tenuto a Firenze dal 9 al 13 novembre scorso sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. All’Assemblea ha partecipato Mons. Vito Angiuli, Presidente della Commissione Episcopale per il laicato, che ha celebrato la S. Messa in apertura della giornata. L’Ucid è stata rappresentata dal Dott. Giovanni Scanagatta, Segretario Generale, e componente del Comitato Direttivo della CNAL. Erano presenti all’Assemblea i rappresentanti dei circa settanta movimenti e associazioni che aderiscono alla CNAL e quelli delle Consulte Regionali delle Aggregazioni Laicali (CRAL) e delle Consulte Diocesane (CDAL).
Dopo la S. Messa, il Segretario Generale della CNAL ha svolto la propria Relazione sull’attività svolta nell’ultimo anno. E’ stata sottolineata le necessità di pensare ad un nuovo modello della CNAL in relazione al fatto che i laici devono essere la linea più avanzata della Chiesa e non quella più arretrata, raccogliendo le forti esortazioni di Papa Francesco. Il Segretario ha accennato anche alla necessità della riforma dello Statuto attraverso una sua semplificazione e una migliore specificazione degli obiettivi e delle vie per raggiungerli. Occorre anche un migliore il coordinamento con altri soggetti che hanno natura simile alla CNAL, come Retinopera e il Forum delle Famiglie. Dobbiamo compiere uno sforzo per dare pratica applicazione alle cinque vie del Convegno Ecclesiale di Firenze e rivalutare la funzione di consulta nei confronti dell’Episcopato italiano. Un accenno infine è stato fatto al sito internet, alla newsletter e alla realizzazione dell’archivio CNAL da parte dell’Istituto Paolo VI presso l’Azione Cattolica.
E’ quindi seguita la relazione di base della Prof.ssa Annalisa Caputo dell’Università degli Studi di Bari, sul tema “I laici sono semplicemente l’immensa maggioranza del popolo di Dio” (Evangelii Gaudium, 102). Si riassumono qui di seguito i passi essenziali delle relazione.
E’ stato innanzi tutto sottolineato il significato polivalente del temine laico. Quello che è importante è fare emergere il fatto che il laico è l’uomo della relazione in senso trinitario. Per il Cristianesimo è fondamentale l’approccio antropologico che porta a quello teologico, perché l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio. Questo è quello che distingue il cristianesimo da altre visioni, per la duplice dimensione con cui viene considerato l’uomo: verticale e orizzontale. L’etica delle virtù contraddistingue la persona cristiana e il suo rapporto con Dio la fa tendere alla massima espressione dell’etica che è il bene comune.
I rischi fondamentali del laicato organizzato sono rappresentati dall’autoreferenzialità, badando poco alle relazioni con gli altri movimenti e associazioni. Ci si preoccupa molto di programmi, di iniziative e del funzionamento della macchina senza badare a chi sta dentro la macchina. Le associazioni sono un mezzo e non un fine per la crescita morale e spirituale dei soci e per la realizzazione delle opere perché la fede senza le opere non serve a nulla. Scarsi, salvo rare eccezioni, sono i rapporti con le parrocchie che costituiscono il terminale fondamentale con il territorio e dei rapporti con il popolo di Dio. Dobbiamo evitare la logica dello scarto e il laico organizzato deve costituire la linea più avanzata della Chiesa e non quella più arretrata, secondo l’insegnamento di Papa Francesco che ci esorta a rifuggire dalla logica dei Vescovi pilota. Una particolare attenzione deve essere riservata agli ultimi perché, come ci ricorda il Vangelo, le pietre scartate dai costruttori sono diventate pietre d’angolo che sorreggono tutto l’edificio.
E’ seguita una intensa discussione con interventi che hanno sottolineato l’importanza di riportare il laico singolo e organizzato in prima linea per la costruzione della casa del Padre, come è avvenuto in alcuni periodi della storia. E’ stato ricordato, a questo riguardo, il pensiero di Pio XII nei suoi famosi radiomessaggi, quello di Giovanni Paolo II nella Christifideles laici della fine del 1988, di Benedetto XVI che parla di minoranze creative e di Papa Francesco. Occorre anche una più soddisfacente integrazione con le organizzazioni territoriali dei movimenti e delle associazioni, come sono le Consulte Regionali delle Aggregazioni Laicali (CRAL) e le Consulte Diocesane (CDAL).
E’ stato infine presentato il rendiconto 2014 della CNAL. Il totale delle spese è ammonta a circa 21 mila euro, di cui 9 mila per il progetto archivio e 8 mila per i rimborsi spese ai componenti del Comitato Direttivo. Le entrate sono state pari a circa 37 mila euro, di cui 18 mila come contributo della CEI per la realizzazione dell’archivio storico della CNAL. Le quote associative hanno superato di poco i 18 mila euro.
Giovanni Scanagatta
Segretario Generale