Il 21 dicembre scorso si è svolta a Roma la presentazione dell’incubatore d’azienda per ragazzi delle case famiglia dell’Impresa Sant’Annibale Maria di Francia (ISA), gestito dall’Associazione “Minoranze Creative” Onlus di Pierluigi Sassi e Marina Placido. L’immobile dove ha sede l’incubatore si trova nel quartiere romano della Tuscolana che “Minoranze Creative” ha ottenuto in comodato d’uso dalla Congregazione dei Rogazionisti. Hanno partecipato alla presentazione rappresentanti dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI, del Comune di Roma e della Regione Lazio, della Sezione Ucid di Roma. Per l’Ucid Nazionale ha partecipato il Segretario Generale, Giovanni Scanagatta.
Come si legge nella brochure distribuita per l’inaugurazione, l’iniziativa è aperta ai giovani delle case famiglia ma anche a tutti gli altri giovani socialmente svantaggiati del territorio di riferimento.
La scuola incubatore per le imprese e le professioni è una piattaforma di offerta formativa e di servizi per l’avvio e la gestione di microimprese con l’ausilio delle moderne tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le strategie operative dell’incubatore si articolano su tre modelli fondamentali: a) “l’impresa associata” in cui imprenditori esterni decidono di sviluppare un’attività o un’impresa all’interno dell’incubatore. Si può trattare di spin-off, business angels, seed capital, start up in cui imprenditori e professionisti offrono la loro esperienza per il successo dell’iniziativa secondo il modello del senior partner; b) “l’impresa insediata” in cui giocano un ruolo essenziale l’offerta formativa e di tutoraggio dell’ISA per un periodo variabile da 2 a 4 anni; c) “libere professioni” per l’avviamento alle molteplici attività del settore tramite offerta formativa, tutoraggio e assistenza da parte dell’ISA e di professionisti già affermati.
L’orientamento professionale prende le mosse da un’attenta attività di analisi delle caratteristiche personali e attitudinali del ragazzo realizzata assieme alla casa famiglia. Il percorso può iniziare anche precocemente all’età di 14 anni ed essere intensificato mano a mano che il ragazzo si appassiona alla ricerca di un proprio percorso lavorativo, ad un’attività professionale o microimprenditoriale.
La scuola di formazione si propone di fornire al ragazzo un serie di competenze necessarie per l’avvio e la gestione di un’attività professionale o d’impresa, come le procedure per l’inizio di un’attività, la gestione amministrativa, contabile e fiscale, l’accesso al credito e ai canali di finanziamento, l’informatica di base, il marketing e la comunicazione, le relazioni con il mercato.
Alcuni progetti sono già in fase di avanzato sviluppo, come quello riguardante un catering regionale realizzato da ragazzi delle case famiglia che stanno frequentando la scuola alberghiera, con il supporto di uno chef professionista. Questa impresa di catering ha fatto il suo primo esperimento (start-up) proprio in occasione dell’inaugurazione dell’incubatore del 21 dicembre scorso. La valutazione dell’esperimento è stata giudicata ampiamente positiva da tutti i presenti all’inaugurazione. Altri progetti riguardano i recapiti just in time fuori orario lavorativo, call center per stranieri, gruppi di acquisto solidali (Gas), imprese femminili nel settore dell’abbigliamento sostenibile.
L’incubatore d’azienda per ragazzi delle case famiglia che è stato presentato è interessante per l’Ucid, soprattutto su due versanti: il primo riguarda il movimento nazionale giovani Ucid che può offrire un’assistenza specifica sia sul piano formativo che su quello del tutoraggio ( il gruppo giovani della Sezione Ucid di Roma già si è mosso in questa direzione); il secondo è relativo al modello dell’impresa associata (senior partner) incrociando attività imprenditoriali, soprattutto artigianali, e delle libere professioni presenti in Ucid con l’incubatore d’azienda per ragazzi delle case famiglia dell’ISA.