Seminario organizzato dall’Associazione Internazionale Carità Politica
Roma, Palazzo della Cancelleria, 30 aprile 2014
1. Il 30 aprile 2014 si è svolto a Roma, presso il Palazzo della Cancelleria, un Seminario organizzato dall’Associazione Internazionale Carità Politica, sul tema della Evangelii Gaudium, l’Esortazione Apostolica di Papa Francesco pubblicata nel 2013.
Al Seminario hanno partecipato il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, Mons. Molinari, Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede, rappresentanti della struttura organizzativa dell’Expo di Milano 2015, rappresentanti di imprese operanti nel settore dell’alimentazione e dell’agroindustria.
Per l’UCID ha partecipato il Dott. Giovanni Scanagatta, Segretario Generale.
2. Il Cardinale Parolin ha presentato una stimolante riflessione sul tema della gioia che caratterizza l’Esortazione apostolica di Papa Francesco. I cristiani devono essere gioiosi e non tristi perché Cristo ci ha portato la buona novella che significa amore dell’uomo verso Dio a amore verso tutti gli uomini nostri fratelli. Si è soffermato anche sulla necessità di essere Chiesa gioiosa, non concentrata su se stessa e sui temi organizzativi e aminbistrativi secondo le moderne metodologie del management. Il Cardinale Parolin si è soffermato anche sull’importanza della preparazione delle omelie, a cui Papa Francesco dedica molto spazio nella Evangelii Gaudium. Le omelie devono essere un momento di gioia e vanno preparate con grande attenzione e devono essere equilibrate. Se si parla di virtù cardinali, prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, non si può parlare solo di alcune e trascurare completamente le altre, come nel caso della giustizia.
Molto stimolante è stato anche l’intervento dell’Ambasciatore dell’Iraq presso la Santa Sede. E’ stato presentato un esame delle caratteristiche del Corano che presentano una grande assonanza con la nostra religione cristiana e, in particolare, con temi su cui insiste molto Papa Francesco. La parola più citata nel Corano è la misericordia, che viene citata 165 volte. Anche Papa Francesco nelle sue omelie parla molto dell’importanza della misericordia riferendosi al Sacramento della Confessione.
Gli interventi dei rappresentanti dell’Expo di Milano 2015 hanno sottolineato la grande opportunità che offre questo evento per il riscatto del nostro Paese, mostrando al mondo le nostre grandi potenzialità. Hanno aderito all’Expo circa 150 Paesi e si prevedono 20 milioni di visitatori con più di 2 mila eventi nei sei mesi dell’apertura da maggio ad ottobre 2015. L’Expo si organizzerà in 60 padiglioni, più quelli tematici dedicati ad esempio al caffè, ai cereali e ad altri prodotti.
Ha preso la parola anche il rappresentante della Ferrero che ha illustrato l’impegno di questa società nei Paesi in via di sviluppo con delle fondazioni ad hoc per risolvere i gravi problemi della povertà, inserendo le popolazioni povere nei processi di sviluppo economico e sociale.
L’intervento al Seminario del Dott. Giovanni Scanagatta, Segretario Generale dell’Ucid Nazionale, viene qui di seguito riportato.
- Ringrazio il Prof. Alfredo Luciani, Presidente dell’Associazione Internazionale Carità Politica, per questo intervento concesso all’UCID, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti.
L’UCID è un’associazione ecclesiale nata nel 1947 con lo scopo di fare conoscere, diffondere e testimoniare i grandi valori della Dottrina Sociale della Chiesa agli imprenditori, dirigenti e professionisti cristiani.
L’UCID è un’associazione aperta a tutti i cristiani, nel segno dell’unità in Cristo.
Siamo circa 4 mila soci organizzati sul territorio in 17 Gruppi Regionali e 95 Sezioni Diocesane.
Per noi dell’UCID, una grande svolta è stata l’Enciclica sociale Centesimus Annus del 1991 di Giovanni Paolo II. In tale Enciclica si parla del grande ruolo dell’economia d’impresa, come fattore fondamentale dello sviluppo per il bene comune. Si preferisce parlare di economia d’impresa, piuttosto che di economia di mercato o di economia capitalistica. Si afferma in modo inequivocabile che il profitto è legittimo come indicatore del buon andamento dell’impresa. Esso deve essere uno strumento e non un fine, per assicurare l’accumulazione e lo sviluppo dell’impresa, sottolineando la responsabilità primaria nei confronti dei dipendenti, la risorsa più preziosa nell’ottica della sostenibilità dell’impresa nel lungo periodo. Va tutelata, sopra ogni cosa, la dignità della persona umana, fatta a immagine e somiglianza di Dio.
In questa visione, il profitto è strumento fondamentale per lo sviluppo dell’impresa e per la costruzione del bene comune, conferendo ad esso una dimensione etica.
Questo nuovo modo di vedere di Giovanni Paolo II era già presente nella precedente Enciclica sociale del 1987, Sollicitudo Rei Socialis. In essa si afferma il grande valore del diritto soggettivo dell’intraprendere e si condanna il burocratismo statale che, nella pretesa di rendere tutti uguali, annulla la dignità e la creatività della persona umana e delle sue libere organizzazioni. Si distingue, riprendendo la Populorum Progressio di Paolo VI del 1967, tra crescita e sviluppo, sottolineando in quest’ultimo significato la centralità dell’uomo nei processi di sviluppo con i suoi valori di libertà, responsabilità, dignità, creatività.
In segno di grande continuità con questo pensiero sociale di Giovanni Paolo II si muove la Caritas in Veritate del 2009 di Benedetto XVI. In questa enciclica si parla di vocazione allo sviluppo, sottolineandone il valore trascendente e teologico. L’imprenditore, l’impresa e l’imprenditorialità vengono nominati una cinquantina di volte, rispetto alla metà della Centesimus Annus. Si nota una grande consonanza con la Sollicitudo Rei Socialis di Giovanni Paolo II, assegnando un ruolo cruciale all’impresa e alla sua responsabilità verso tutti i portatori di interesse (stakeholder) come via dello sviluppo per il bene comune.
Noi dell’UCID parliamo di Strategie d’Impresa per il Bene Comune e pensiamo che questo costituisca una risposta responsabile degli imprenditori e dei dirigenti cristiani all’esortazione dell’Evangelii Gaudium di Papa Francesco di dire no a un’economia dell’esclusione.