Cardinale Salvatore De Giorgi

  Arcivescovo emerito di Palermo                                                                          Pasqua di Risurrezione  2017

Carissimi/e Dirigenti e Soci/e dell’Ucid,

nello spirito di famiglia che caratterizza la nostra Associazione  e nel clima di  speranza nel quale abbiamo vissuto il 70° della sua Fondazione, sono lieto  di rivolgere a Voi,alle Vostre Famiglie, alle Vostre Imprese e ai Vostri Collaboratori, gli auguri affettuosi di una Santa Pasqua di serenità e di  pace.

  Sono questi i doni pasquali del Signore  Risorto agli Apostoli smarriti  dal mistero della sua Passione: li ridona ogni anno a Pasqua anche a noi negli inevitabili smarrimenti della nostra vita personale, familiare e sociale.

Rivolge infatti anche a noi  il saluto pasquale:”Pace a voi”. Non è solo un saluto, è un dono: è quindi il vero e autentico augurio pasquale,Scambiamolo con tutti indistintamente,  ma soprattutto vicendevolmente tra di noi.

Ce lo ha insegnato Gesù  lavando i piedi agli Apostoli il primo Giovedì Santo. Ce lo ha affidato con un “mandato” che come cristiani non possiamo, non dobbiamo eludere, perché l’amore vicendevole, come il servizio reciproco. – questo significa lavare i piedi  gli uni gli altri –   non è solo il comandamento nuovo che comprende tutti gli altri, ma è anche l’unica tessera di identità di noi cristiani. E’ la prova autentica della fede. E di questa testimonianza cristiana  oggi ha particolarmente bisogno  una società sempre più divisa e conflittuale.

 Risuoni, pertanto, come preghiera e come impegno, nella nostra condotta personale, nella nostra vita professionale, nei nostri rapporti societari  e  nel cuore delle nostre famiglie, il “Canto delle Agapi” del Giovedì Santo, che eseguiamo tanto spesso nelle nostre Chiese:

” Dov’è carità e amore , lì c’è Dio.

Noi formiamo qui riuniti un corpo solo,

 evitiamo di dividerci tra noi,

via le lotte maligne, via le liti,

e regni in mezzo a noi Cristo Dio”.

 

Risuoni questa preghiera e questo impegno anche nella nostra Associazione, soprattutto nel momento delicato della elezione di chi dovrà presiederla, non come  titolo di onore e di prestigio, ma come vocazione a  un  servizio umile, competente, fattivo, generoso, imparziale, dinamico, aperto ai segni  dei tempi, operoso e rispettoso di tutti; come segno e principio  di unità e di concordia, con la forza del dialogo, della condivisione, della collegialità, della corresponsabilità, della complementarità, per realizzare l’unione delle diversità in vista di un migliore futuro dell’Ucid.

   E’ quanto auguro con grande affetto pastorale e fraterno nella preghiera: e tutti saluto, abbraccio e benedico  col cuore e nel nome di Cristo Risorto

                                                               Salvatore Card.De Giorgi

 
                                                     Consulente Ecclesiastico Nazionale