Intervista del Presidente UCID Nazionale Riccardo Ghidella a Alessandro Guarasci

di Radio Vaticana

 

Riccardo Ghidella: Avere le idee chiare vuol dire fare delle scelte. Fare delle scelte significa, evidentemente, avere chiari anche quali sono i processi su cui puntare. L’assenza di un piano industriale in Italia, che da anni ormai vizia le decisioni della parte politica amministrativa e della gestione quindi di governo, è un problema centrale. L’Italia ha delle eccellenze, bisogna puntare su queste e sulla sua capacità di esportazione, primo punto. Secondo punto, bisogna andare a ridiscutere le clausole di salvaguardia che abbiamo con l’Europa, perché se noi abbiamo un’Europa che attinge dalle nostre casse per poter finanziare i Paesi in sviluppo, dopo di che chiede dei vincoli di tassazione per poi mantenere i risultati, abbiamo un problema di fondo che quindi se noi rilanciamo, anche se facessimo delle scelte industriali, ci frenano di nuovo.

Alessandro Guarasci: Bisognerà in qualche modo però garantire anche maggior sostegno alla ricerca e all’innovazione, perché l’Italia continua ad essere indietro a livello europeo.

Riccardo Ghidella : La problematica del rilancio dell’innovazione passa dalla digitalizzazione in primis e, in secundis, la parte di tecnologie innovative sui processi. La parte di decisione su questo però deve essere sempre legata ai risultati, perché la pioggia di finanziamenti del governo precedente all’attuale e l’assenza d’investimenti dell’attuale governo sono vizi di eguale entità. Perché se tu lanci gli investimenti su apparecchiature digitali ma non dai una risultante di premialità a quanto l’occupazione dà come impatto, a quanto la formazione, in qualche modo in quanto alla persona poi impatti in maniera positiva in termini di investimenti e di tecnologie digitali, non hai un risultato ma hai soltanto vendite di apparecchiature che hanno una piccola parte di incidenza sul PIL.

Alessandro Guarasci : Tra l’altro lei è piemontese, gli investimenti in infrastrutture, e pensiamo anche alla TAV, sono fondamentali?

Riccardo Ghidella : Fondamentali per quello che è il collegamento sia delle merci che delle persone in un’Europa che è sempre più mobilità ed è sempre più globale. Certo che parlare di una TAV in una discussione di assenza di decisione strategica fa perfino sorridere. E parlare di un’Europa da collegare, che è una indispensabilità, di fronte a un’Europa politica inesistente e che non prende decisioni comuni ed è divisa su

tutto, o su quasi tutto ed è solo finanziaria, fa di nuovo sorridere. Ci vorrebbe una discussione seria sulla TAV e sulla sua indispensabilità di fronte a un’Europa seria, che fa scelte politiche.