UCID Gruppo Sicilia, Sezione di Palermo
Il Vice Presidente Massimo Maniscalco.
Palermo, 17 Gennaio 2019.
Desidero parlare pochi minuti di UCID:
UCID da 70 anni riferimento fondante dell’UCID sono le Sacre Scritture, la Costituzione, la Dottrina Sociale della Chiesa, e la particolare attenzione all’impostazione politica popolare proposta ed attuata da Don Luigi Sturzo.UCID ed i Suoi Associati presenti in circa 100 Sezioni su tutto il territorio nazionale sono testimoni e portatori di:
Valori, (Pace, Libertà (tra le quali la libertà delle Donne, madre di tutte le libertà), Giustizia, il Diritto ad avere Diritti, Famiglia, Lavoro, Rispetto per la dignità umana, Democrazia liberale rappresentativa in senso non formale ma compiuto, Supremazia della legge, Eguaglianza (almeno delle basi di partenza), Solidarietà, Non discriminazione, Diritti delle minoranze, Dialogo con le religioni e tra le religioni; Tutela della vita, Concorrenza, Trasparenza, Disinteresse personale nell’esercizio di Pubbliche Potestà; sul ruolo e sui Doveri e Responsabilità della Classe Dirigente, l’articolo di Alessandro Baricco, la risposta di Ezio Mauro, le osservazioni di Daniela Mazzuccato e di Michele Serra pubblicati su Repubblica, la risposta ad un lettore da parte di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, aprono una discussione che necessita di essere approfondita, meditata da Noi, Imprenditori, Dirigenti, Professionisti, aprono un’autostrada da percorrere, una Stella Cometa da seguire (copyright Papa Francesco), non necessariamente concordando ma dialogando;
Principi: la centralità della persona; l’equilibrato utilizzo dei beni; il corretto esercizio dell’impresa e della professione; l’impegno per il progresso economico e sociale; la divulgazione della cultura e della conoscenza; il sostegno solidale ai più bisognosi; il ricorso al principio di sussidiarietà; la collaborazione con le Istituzioni che provvedono al Bene Comune; la testimonianza e trasmissione dei Valori del Vangelo e dell’insegnamento sociale della Chiesa nella famiglia, nell’impresa, nella società.
Parole d’Ordine: Meglio, Prima, Di più; Lavoro, Merito, Crescita; Ascolto, Insieme, Oltre; Futuro, Fiducia, Speranza; Intelligenza, Sapienza, Saggezza
Metodi Compiere bene i doveri del proprio stato; mettere a posto le proprie carte seguendo il monito di un siciliano illustre che qui ci piace ricordare, Piersanti Mattarella; non abdicare ma impegnarsi; testimoniare con le proprie azioni i propri Valori; lavorare e far lavorare per obiettivi e non per adempimenti; perseguire Efficacia, Efficienza, Economicità, Etica, Eccellenza; trattare ogni pratica come se fosse l’unica dalla quale dipende il pranzo dei propri figli.; far seguire il percorso educazione, istruzione, formazione, specializzazione, selezione per arrivare eccellenti all’azione; perseguire il Bello, il Bene, il Giusto, il Vero,
Fini: contribuire alla riduzione delle ingiustizie nella distribuzione dei beni (ingiustizia vero peccato del mondo, secondo il Cardinale Martini) e delle diseguaglianze propugnando l’eguaglianza almeno delle basi di partenza ed il ripristino dell’ascensore sociale; contribuire alla diminuzione della disoccupazione; contribuire alla riduzione delle povertà attraverso le attività di impresa e l’incremento della produttività delle imprese attraverso un utilizzo mirato delle nuove tecnologie; (Povertà è depressione psicologica, è zero credito, zero futuro, zero fiducia e zero speranza, solitudine ed impotenza); contribuire al conseguimento del bene Comune ed il miglioramento misurabile della “Qualità della Vita” delle persone, basata sulla trilogia Keynesiana (efficienza economica, giustizia sociale, libertà).
Per conseguire il Bene Comune, noi uomini e donne di retto sentire dovremo ricordare che sono “gli uomini a fare migliori i giorni”.
Ne consegue che dobbiamo sempre cercare di contribuire al cambiamento in meglio nella vita delle persone con le quali ci rapportiamo.Tutto dipende dalla qualità, eticità, volontà degli individui ed in particolare da quella porzione di individui che incarna la Classe Dirigente.Bisogna ricordare che chi ha più potere, disponibilità e mezzi, deve sentirsi maggiore responsabilità circa l’ottenimento dei risultati.
Il progresso umano non corre mai sulle ruote dell’inevitabile, ma passa attraverso gli sforzi senza tregua di tutti gli uomini che vogliono collaborare con Dio. (Martin Luther King, citato da Barak Obama nella seduta Onu del 21 Settembre 2016)
La speranza, il cambiamento in meglio, il futuro vanno da noi coltivati, condivisi, costruiti; bisogna riuscire a progettare quanto serve a far sognare la collettività alla quale ci si rivolge; il futuro appartiene a coloro i quali credono nella bellezza dei propri sogni; il futuro non è solo una responsabilità dei Governi, ma una responsabilità di ciascuno di noi con un impegno diretto, giorno dopo giorno; per sognare bisogna sapere, perché la collettività sappia bisogna imparare a comunicare; tutti insieme dovremmo elaborare un’idea progetto realistica e realizzabile, accattivante tanto da far desiderare ai cittadini destinatari di identificarsi, da rendere nota attraverso tutti i canali di comunicazione attivabili: dal blog alle interviste, dal passa parola alla comunicazione istituzionale e tradizionale.
“Di fronte alla cultura della illegalità, della corruzione e dello scontro, voi siete chiamati a dedicarvi al Bene Comune, anche mediante quel servizio alla gente che si identifica nella Politica. Un cattolico deve fare Politica. (Papa Francesco)”. Quale Servizio per il Bene Comune ? Quale Impresa? Quale Politica? Un’Impresa ed una Politica che si dimostrino capaci di accettare come propria parte essenziale la spiritualità; spiritualità che oggi si presenta come unico argine possibile alla crescente volgarizzazione della vita; ove spiritualità significa null’altro che religione e con maggiore chiarezza Cristianesimo.
Sembrano andare nella direzione di un nuovo impegno dei cittadini cattolici nella vita politica italiana, nelle forme di Comitati Civici\Movimento\Partito che “pur benedetto dai Vescovi, non sia da essi etero diretto” le parole del Vescovo di Prato, Gastone Simoni, quando dichiara: “Noi proporremo (alle prossime elezioni europee) qualcosa di nostro, un’aggregazione che al Partito Popolare di sturziana memoria faccia esplicito riferimento”; ed il Cardinale Parolin aggiunge durante un convegno all’Università Cattolica dedicato a Giuseppe Toniolo (sia Sturzo che Toniolo sono avviati lungo il percorso che potrebbe condurre alla Santità): “I cattolici italiani sono chiamati ad imparare ad interrogarsi sull’urgenza di una nuova stagione del loro impegno sociale e politico che, senza annullare le legittime differenze, si inalvei in percorsi unitari di orientamenti e propositi, sottraendo la presenza cattolica nella società alla tentazione dell’indifferenza ed al rischio dell’irrilevanza.”
Servirebbe iniziare con il selezionare una Classe Dirigente sostenuta da Valori e Finalità peculiari, costituita da soggetti che concretino un mix tra esperienza, competenza, dimestichezza con i meccanismi della Politica, cultura generale, capacità progettuale, energia positiva, visione, speranza nel futuro.Servirebbe chiamare i tecnici disponibili a contribuire ad elaborare un progetto di programma di convivenza civile condivisibile, sostenuto dalle risorse che ci sono e dalla riduzione di sprechi, prebende nonché dalla compressione di intermediazioni improprie, favori, protezioni, abusi, corruzioni, complicità, ricatti; poi riconsiderare adozioni tecniche superate, produzione di servizi con metodi antiquati, mancato completamento di opere infrastrutturali iniziate, attribuzione di consulenze la cui utilità si ravvisi solo nel punto di vista dei consulenti.
Servirebbe proporre tramite incontri nei singoli territori Classe Dirigente selezionata e Progetto di Programma con l’intento di ottenere un processo di miglioramento continuo e di grande condivisione.
Auspichiamo, allora, da uomini e donne di buona volontà, un ruolo nuovamente attivo e partecipe del Cristianesimo sul piano sociale.
Da operatori economici cristiani, dobbiamo cercare di essere lievito, giocando la partita principalmente con una solida base etica, compiendo i successivi necessari passi.
Cerchiamo di far rivivere nei nostri territori del nostro Paese un più intenso, più completo, più vasto senso della convivenza, dell’interesse generale: il Bene Comune, seguendo le suggestioni suscitate in chi voleva intendere, nel Suo messaggio del 31 Dicembre 2018, dal Presidente della Repubblica. .
Vorremmo realizzarlo contribuendo a guidare questa testimonianza e queste azioni da Corpo Intermediare quale UCID è, in un momento di grave crisi dei Corpi Intermedi, mentre di un ruolo attivo da parte dei Corpi Intermedi si sente grande bisogno.
Il futuro di un Corpo Intermedio quale UCID si costruisce sulla capacità di progettare, di innovare, di comunicare con riferimento a Valori, Principi, Fini.
L’UCID, quale Corpo Intermedio, vuole candidarsi ad essere uno dei nuovi soggetti che raccolgano, con intelligenza ed eticità ed eccellenza, l’anelito ad una visione ed ad una gestione del Paese autenticamente ispirate ai valori permanenti del Cristianesimo e della solidarietà globalizzata con l’obiettivo di dare un proprio contributo alla costruzione di un mondo futuro migliore nell’ottica del conseguimento del Bene Comune.
Cominciamo, dunque, con il fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile; all’improvviso ci sorprenderemo a fare l’impossibile. “Nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la Provvidenza allora si muove; infinite cose accadono per aiutarlo, cose che non sarebbero mai accadute; qualunque cosa Tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala; l’audacia ha in se genio, potere, magia; incominciala adesso.” (San Francesco).
Un auspicio che vorremmo condividere: “Che il nostro impegno e la nostra azione siano contributo alla liberazione di tutti gli oppressi, gli ultimi, i poveri, i diseguali, gli scartati, gli invisibili”.Vorremmo cogliere l’occasione della celebrazione del centenario dell’Appello di don Luigi Sturzo per indagare la grande attualità nel cambiamento, rispetto al momento che la nostra società sta vivendo, di quel documento breve, aperto, potente, definito congruamente dagli studiosi “l’avvenimento più notevole nella storia d’Italia nel ventesimo secolo”, non per adorarne le ceneri ma per custodirne l’attualissimo fuoco.
UCID e la Cornice Europea dei ragionamenti.
La cornice di questo quadro non possono che essere l’Europa ed il Mediterraneo: L’Europa deve innanzitutto trovare la forza per riaffermare la propria identità cristiana e occidentale e per difendere i Valori di civiltà, libertà, solidarietà e per interpretare la domanda di progresso degli europei. E’ necessario per questo che l’Unione Europea recuperi l’idea di Nazione e di Stato. L’Europa deve promuovere il Bene Comune, a cui si è andato sostituendo, in questi ultimi decenni, un paradigma incentrato sulla priorità della economia.
L’Unità dell’Europa o sarà fondata sulla solidarietà tra i Popoli, le Comunità, le Persone, i Valori, gli Interessi, le Speranze o non ci sarà.
L’Europa a cui pensiamo è un’Europa che sappia darsi una Nuova Costituzione Europea che richiami le sue radici giudaico cristiane, che colleghi, riunisca, rappresenti le nostre patrie nazionali, tra l’altro impedendone la frammentazione da contrasto di egoismi localistici.
Ritengo importante, presentare a questo importante uditorio ciò che UCID nazionale progetta di realizzare nell’anno 2019 nell’ottica della realizzazione dei propri Fini:
Un Convegno Nazionale a Bologna il giorno 26 Gennaio, dal Titolo “La Finanza per lo Sviluppo” con un Panel di conferenzieri di primissimo piano e con 2 Tavole Rotonde, una di Donne Ucid ed una di Giovani Ucid che dibatteranno le loro idee di futuro.
Una serie di incontri sui Territori dal Titolo: “Proponiamo le Persone che hanno reso migliori i loro giorni”, da una esortazione di Sant’Agostino; li faremo illustrando le figure di Luigi Sturzo, Giuseppe Toniolo, Giuseppe Dossetti, Giorgio La Pira, Pino Puglisi, tutti avviati verso un cammino di Santità.
Una ricerca che partirà dalla somministrazione di un Questionario che, a sua volta partendo dagli Obiettivi ONU 2030, interpellerà gli Associati Ucid su come desidererebbero che fosse il nostro Paese nell’anno 2025.
La diffusione su molte altre aree del territorio italiano degli “Sportelli di Ascolto”, già attivi in alcune Sezioni, per imprenditori in difficoltà.
Grazie per l’attenzione, buoni lavori.