Galletti di UCID incontra Bobone di UNIAPAC.

“Il pensiero cristiano parla all’economia di oggi”.

In programma un documento comune da presentare al Giubileo del 2025

 I rappresentanti del mondo dell’impresa che si ispira al pensiero cristiano si sono incontrati nella sede romana di UCID. Sul tavolo temi di grande attualità: dalla sostenibilità integrale fino alla ricerca di collaborazione tra rappresentanze sindacali e imprese. Il prossimo passo? “Presenteremo un documento comune per il Giubileo del 2025”

Gian Luca Galletti, presidente dell’Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, ha incontrato il presidente di Uniapac, Bruno Bobone, che guida la più rappresentativa organizzazione a livello internazionale del mondo degli affari che si ispira al pensiero cristiano. Con il presidente Bobone è emersa da subito piena sintonia, afferma Galletti: “il nostro tempo richiede all’impresa un pensiero socialmente orientato, capace di tradursi in pratiche capaci di tenere il passo delle sfide sociali, ambientali e di governance che abbiamo davanti. Nella tradizione cristiana ci sono paradigmi che ci permetto di guardare al futuro con ottimismo, nonostante la congiuntura internazionale ci ponga davanti a drammatiche situazioni di conflitto”. Il mondo degli affari è infatti toccato da vicino dagli scenari di guerra, che incidono sulle filiere del valore, sull’approvvigionamento delle materie prime e sui prezzi. “Guardando all’aggressione subita dall’Ucraina e al conflitto israelo-palestinese a scuoterci è innanzitutto la condizione delle persone sottoposte alle conseguenze della guerra, che da cristiani non possiamo che rifiutare in radice” ha spiegato Galletti, soffermandosi poi sui grandi obiettivi che uniscono oggi il mondo produttivo a livello internazionale. In questa prospettiva, si è parlato di strategie comuni per convogliare le energie dei dirigenti e degli imprenditori che si lasciano ispirare dalla dottrina cristiana: “coordinarci è necessario ed è la mission delle nostre organizzazioni ed è per questo che abbiamo proposto a Uniapac la costruzione partecipata di un documento comune in grado di rappresentare la sensibilità cristiana nel mondo degli affari, da presentare nel prossimo Giubileo 2025”. Al centro del dialogo tra i due presidenti, il tema della sostenibilità: “centrale è il ruolo della sostenibilità, che ha trovato un’interpretazione integrale e molto concreta nella Laudato Si’, mettendo in gioco i fondamentali della Chiesa cattolica in materia di equilibrio tra attività produttive, ambiente e comunità”. Non ultimo, il tema del lavoro: “sempre più oggi la società ci richiede di pensare il lavoro anche come forma di benessere: lavoratrici e lavoratori interpretano il lavoro anche come costruzione di senso e come ricerca di equilibrio tra obiettivi professionali e vita personale. L’azienda non può più essere semplicemente l’insieme dei mezzi produttivi, ma è chiamata a diventare comunità produttiva, strumento di ricerca di senso”. Questa nuova vocazione dell’impresa trova radici importanti nel pensiero cristiano, che “supera anche le barriere confessionali ed è capace di fornire risposte che siano non solo valide non solo per i credenti, ma più ampiamente per la nostra epoca” ha concluso Galletti.

In tale occasione, Ucid ha rinnovato l’adesione a Uniapac.

Nella foto, da dx Giovanni Facchini Martini, delegato Uniapac per Ucid; Gian Luca Galletti, presidente di Ucid; Stefania Brancaccio, segretaria generale Ucid; Bruno Bobone, presidente Uniapac; Rodrigo Whitelaw, segretario generale Uniapac; Riccardo Ghidella, past president Ucid e componente esecutivo Uniapac Europa.

Ucid associa in Italia oltre 3.000 imprenditori e dirigenti ispirati alla dottrina sociale della Chiesa ed è emanazione diretta della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

 Uniapac riunisce associazioni di dirigenti impresa di 40 Paesi in Europa, America Latina, Africa e Asia, rappresentando oltre 45.000 figure dirigenziali nel mondo