“Papa Leone XIV e la Dottrina Sociale della Chiesa per la costruzione del Bene Comune universale” a cura di Giovanni Scanagatta

PAPA LEONE XIV E LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA PER LA COSTRUZIONE DEL BENE COMUNE UNIVERSALE

Giovanni Scanagatta*

Introduzione

L’elezione di Papa Leone XIV nel maggio 2025 ha suscitato un rinnovato interesse per la Dottrina Sociale della Chiesa, un campo teologico e pastorale che affonda le sue radici nell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII (1891). Con la scelta del nome, Leone XIV ha voluto riaffermare l’impegno della Chiesa nella promozione della giustizia sociale, della dignità umana e del bene comune universale, rispondendo alle sfide contemporanee poste dalla globalizzazione, dalla digitalizzazione e dalle disuguaglianze crescenti.

La Dottrina Sociale della Chiesa: Fondamenti e Sviluppi

La Dottrina Sociale della Chiesa si è evoluta nel tempo, affrontando le questioni sociali emergenti e adattandosi ai cambiamenti storici e culturali. A partire dalla Rerum Novarum, che trattava della condizione dei lavoratori nel contesto della prima rivoluzione industriale, i successivi pontefici hanno approfondito temi come la giustizia sociale, la solidarietà, la sussidiarietà e la destinazione universale dei beni.

Il Bene Comune Universale: Un Concetto Fondamentale

Il bene comune universale è un principio centrale nella Dottrina Sociale della Chiesa. Esso si riferisce all’insieme delle condizioni sociali che permettono a ogni individuo e comunità di raggiungere la propria perfezione più pienamente. Papa Leone XIV ha sottolineato che la Chiesa offre il suo patrimonio di Dottrina Sociale per rispondere alle sfide della nuova rivoluzione industriale e degli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro.

La Destinazione Universale dei Beni: Un Principio Fondamentale

Un principio fondamentale della Dottrina Sociale è la destinazione universale dei beni. Questo principio afferma che Dio ha destinato la terra e tutto ciò che essa contiene all’uso di tutti gli uomini e popoli, affinché i beni creati pervengano a tutti con equo criterio, guidati dalla giustizia e accompagnati dalla carità. Papa Leone XIV ha richiamato questo principio, sottolineando che i beni devono essere utilizzati non solo per il profitto individuale, ma per il bene di tutta l’umanità.

La Famiglia come Fondamento del Bene Comune

Papa Leone XIV ha anche posto l’accento sul ruolo centrale della famiglia nella costruzione del bene comune. Ha esortato i governanti a riconoscere il valore sociale ed economico della famiglia, sostenendola non come privilegio confessionale, ma come infrastruttura naturale del bene comune. Questo messaggio si inserisce in un contesto più ampio, in cui la Chiesa riafferma la propria differenza come servizio all’uomo, non per imporsi, ma per testimoniare.

La Dottrina Sociale come Cammino Comune

Nel suo discorso del 17 maggio 2025 alla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, Papa Leone XIV ha sottolineato che la Dottrina Sociale della Chiesa non è un insieme di verità imposte, ma un cammino comune verso la verità, frutto di ricerca, dialogo e discernimento. Ha evidenziato la necessità di un approccio aperto e corale, capace di rispondere alle sfide contemporanee con impegno, rigore e serenità.

Conclusione

Papa Leone XIV ha riaffermato con forza l’impegno della Chiesa nella promozione della giustizia sociale, della dignità umana e del bene comune universale. La sua visione si inserisce in una tradizione che affonda le radici nell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII e si sviluppa attraverso i successivi insegnamenti dei pontefici. In un mondo segnato da nuove sfide globali e da guerre, la Dottrina Sociale della Chiesa continua a offrire orientamenti per costruire una società più giusta, solidale e orientata al bene di tutti nella pace.

 

 *Professore di Politica economica e monetaria all’Università di Roma “La Sapienza”

UCID Roma progetto Banca dello Sport – Insieme per il talento di Sofia

UCID Roma progetto Banca dello Sport – Insieme per il talento di Sofia

UCID Roma progetto Banca dello Sport – Insieme per il talento di Sofia – Grazie per aver reso possibile un sogno.

Gentilissimi Soci,

grazie alla Vostra generosità, la raccolta fondi di Natale 2024 di UCID Roma in favore del progetto Banca dello Sport, ideato dalla Fondazione Banca delle Visite ETS, iniziativa promossa dal Gruppo Giovani dedicata a promuovere e favorire la pratica sportiva nelle periferie allo scopo di contrastare situazioni di fragilità e disagio giovanile, ha raggiunto la somma di 650 euro, permettendoci di sostenere concretamente il sogno di una giovane atleta, nell’ambito dell’iniziativa “Giovani Talenti” di Banca dello Sport.

S.N. è una ragazza che vive nel quadrante Roma Sud-Est, ama lo sport e ha sempre dimostrato determinazione e talento straordinari, pur nelle difficoltà. Ha già raggiunto ottimi risultati da giovane promessa del tennis qual è.

Questa estate ha la possibilità di seguire un corso agonistico intensivo di tennis, aggiuntivo alla normale attività. Questo tipo di preparazione ha però costi elevati.

Grazie al vostro contributo, potremo sostenere il suo corso intensivo di tennis, un’opportunità preziosa per continuare la sua crescita sportiva e alimentare il suo sogno.

Questo gesto è molto più di una donazione: è un segno tangibile di fiducia, di speranza e di sostegno concreto verso chi ha il talento, ma non sempre le possibilità per coltivarlo.

Una dimostrazione concreta di quanto la solidarietà possa cambiare il destino di una persona.

Oggi, grazie a Voi e a Banca dello Sport, non è sola ad inseguire il suo sogno: crediamo in lei e per questo abbiamo deciso di sostenerla insieme per scrivere una pagina di sport che parla di generosità e condivisione.

Vi siamo profondamente grati per aver accolto e sostenuto questo progetto. Vi terremo aggiornati sui suoi progressi e sulle tappe che percorrerà nel suo cammino sportivo, per continuare a sostenerla magari anche in futuro, così come anche decidere di sostenere altri bambini e ragazzi meritevoli, per una società più sana, solidale e partecipe.

Grazie per aver creduto nel progetto Banca dello Sport come strumento di crescita e inclusione.

        Giorgio Gulienetti                                                              Saverio D’Addato
Presidente UCID Sezione di Roma                  Presidente Giovani UCID Sezione di Roma

 

Convegno “OLTRE LO SCHERMO: DALLA CONNESSIONE VIRTUALE ALL’ADESCAMENTO REALE” – Lunedì 9 giugno 2025

Convegno “OLTRE LO SCHERMO: DALLA CONNESSIONE VIRTUALE ALL’ADESCAMENTO REALE” – Lunedì 9 giugno 2025

Lunedì 9 Giugno 2025 ore 17.30 presso la Sala Conferenze del Pontificio Seminario Romano Maggiore, Piazza San Giovanni in Laterano.

Non si tratta di vietare, ma di proteggere, di educare, di responsabilizzare tutti.”

Con queste parole si è aperto “Oltre lo Schermo: dalla connessione virtuale all’adescamento reale”, il primo incontro promosso dalla Commissione Innovazione e dal Movimento Donne UCID Roma, nato per affrontare insieme i rischi e le opportunità del digitale.

Non per demonizzare, ma per costruire soluzioni. Non per censurare, ma per educare, proteggere e responsabilizzare.

Piattaforme, famiglie, scuole e istituzioni: ognuno ha un ruolo in questo patto etico digitale.

Grazie a chi ha partecipato con intelligenza, esperienza e cuore.

Il dialogo è aperto. Il lavoro è appena iniziato.

Ringraziamo la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, On. Eugenia Roccella per il messaggio di saluto e, per il prezioso contributo, gli autorevoli relatori: Costanza Andreini, Public Policy Manager Italy & Greece, Meta; Emma Ciccarelli, Consiglio direttivo Forum delle Associazioni Familiari; Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica; Maura Gentili, Dirigente Gabinetto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy e Don Alfredo Tedesco, Direttore Pastorale Giovanile Diocesi di Roma.

Convegno “ECOSISTEMA LAZIO – ISTITUZIONI E FINANZA A SERVIZIO DELLO SVILUPPO” – Mercoledì 28 maggio 2025

Convegno “ECOSISTEMA LAZIO – ISTITUZIONI E FINANZA A SERVIZIO DELLO SVILUPPO” – Mercoledì 28 maggio 2025

Grazie a tutti i Soci e Amici che hanno partecipato al convegno organizzato dal Socio Valerio Rositani, Coordinatore della Commissione Innovazione UCID Roma.

ECOSISTEMA LAZIO
ISTITUZIONI E FINANZA A SERVIZIO DELLO SVILUPPO
Fare squadra per sostenere la crescita delle imprese del territorio

Mercoledì 28 maggio 2025 ore 17.30

EUR S.p.A. – Sala Quaroni
Largo Virgilio Testa, 23 (ingresso Via Ciro il Grande,16)

Saluti di benvenuto
Giorgio GULIENETTI, Presidente UCID Roma

Introduce
Valerio ROSITANI, Coordinatore Commissione Innovazione UCID Roma

Apertura
Roberta ANGELILLI, Vicepresidente e Assessore Sviluppo Economico Regione Lazio

Intervengono
Francesco MINOTTI, Amministratore Delegato Mediocredito Centrale
Francesco MARCOLINI, Presidente Lazio Innova

Modera
Marco ITALIANO, Esperto di Relazioni Istituzionali, Video Backlight

 

“Per una nuova stagione dei rapporti con la Russia” a cura di Giovanni Scanagatta e Stefano Sylos Labini

PER UNA NUOVA STAGIONE DEI RAPPORTI CON LA RUSSIA

Giovanni Scanagatta* Stefano Sylos Labini**

Recentemente, il Commissario europeo per l’Energia, Dan Jorgensen, ha affermato che l’Unione europea non intende riprendere le importazioni di gas russo dopo un potenziale accordo di pace tra Ucraina e Russia. Bruxelles impedirà ai Paesi membri di firmare nuovi contratti di fornitura con Gazprom, cercando al contempo un modo per farli uscire dai contratti esistenti senza dover pagare penali per la violazione degli stessi.

Nonostante i giudizi molto negativi dell’Unione europea, la Russia è ancora il secondo maggiore fornitore di gas dell’Unione, mentre l’Italia – secondo i dati forniti dall’osservatorio energetico britannico Ember – nel 2024 ha triplicato l’importazione di gas dalla Russia rispetto all’anno precedente, passando da 2,1 a 6,2 miliardi di metri cubi. È stato di gran lunga l’incremento più consistente all’interno dell’Unione europea, dove la crescita ha raggiunto il 18 per cento rispetto al 2023 (da 38 miliardi a 45 miliardi di metri cubi). Inoltre alcuni paesi europei come Ungheria e Slovacchia sono fortemente contrari all’interruzione delle importazioni di gas russo per motivi di costi e di sicurezza energetica.

L’idea di azzerare le importazioni di gas russo è sorprendente perché siamo convinti che il raggiungimento di un nuovo ordine politico ed economico mondiale non può prescindere da un ristabilimento dei rapporti economici tra l’Unione europea e la Russia. La storia conferma ampiamente questa visione perché quando l’Europa ha provato ad isolare la Russia, la prima a rimetterci è stata l’Europa. Non dimentichiamo poi che l’Italia ha sempre avuto ottimi rapporti economici con la Russia.

Lo stesso Presidente Trump sembra spingere per un ristabilimento dei rapporti economici tra la Russia e l’Unione europea, con l’obiettivo di creare condizioni favorevoli per una trattativa di pace tra la Russia e l’Ucraina.

Sul piano economico, l’Unione europea e soprattutto l’Italia, realizzerebbero notevoli risparmi se ripristinassero le importazioni di energia dalla Russia ai livelli esistenti prima della guerra in Ucraina. Nel 2021, l’Unione europea importava dalla Russia circa il 45% del suo consumo di gas. Con l’interruzione delle forniture russe, l’Ue ha dovuto affrontare un aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità a causa delle maggiori spese per l’acquisto da altri fornitori. L’Italia è stata particolarmente colpita dal nuovo scenario registrando un’impennata dei prezzi finali dell’energia che ha messo in gravi difficoltà le famiglie e il sistema industriale. Ripristinando gli acquisti di gas russo si potrebbero ridurre significativamente questi costi, accrescendo la competitività delle imprese e il potere d’acquisto delle famiglie.

Per quanto riguarda la Russia, la sua economia è stata colpita duramente dalla perdita di gran parte del mercato europeo del gas. Attualmente il combustibile di Mosca soddisfa il 19% della domanda europea, in calo di oltre la metà rispetto al periodo precedente alla guerra. Le esportazioni di gas verso l’Europa sono costituite principalmente dal gas naturale liquefatto via mare e dal gas trasportato attraverso la Turchia lungo il gasdotto TurkStream.

La Turchia importa molto gas russo: ne utilizza una parte in patria ed esporta il resto verso l’Europa sud-orientale. Ankara ha in programma di diventare un importante hub regionale di gas naturale, sia attraverso le importazioni dalla Russia e dall’Asia centrale, sia attraverso l’esplorazione e la produzione locali. Il governo turco ha anche reso pubblici i piani per sostituire sostanzialmente l’Ucraina come via di transito tra i giacimenti di gas russo e i consumatori europei. Per questo Bruxelles, pur volendo liberarsi definitivamente dall’energia russa, non può impedire che la Turchia si trasformi in un hub del gas, con grandi quantitativi provenienti da Mosca.

In questo quadro, l’Unione europea dovrebbe impegnarsi per favorire i negoziati volti a concludere il disastroso conflitto in Ucraina e dovrebbe riprendere ad acquistare gas e petrolio russo, passo fondamentale per dare sollievo a famiglie e imprese che sono state messe a dura prova dall’aumento dei prezzi dell’energia negli ultimi tre anni. Una tale strategia presuppone un cambio radicale del modo di pensare della classe politica europea che non deve più considerare la Federazione Russa come un pericoloso nemico pronto a far scoppiare nuove guerre bensì come un partner economico e commerciale che può garantire una nuova stagione di pace e di prosperità.

*Professore di Politica economica e monetaria all’Università di Roma “La Sapienza”

**Gruppo Moneta Fiscale