Il valore del lavoro

2 – La deregolamentazione del lavoro e la riduzione delle reti di sicurezza socialeIl mercato diventato globale ha stimolato anzitutto, da parte di Paesi ricchi, la ricerca di aree dove delocalizzare le produzioni di basso costo al fine di ridurre i prezzi di molti beni, accrescere il potere di acquisto e accelerare pertanto il tasso di sviluppo centrato su maggiori consumi per il proprio mercato interno.
Conseguentemente, il mercato ha stimolato forme nuove di competizione tra Stati allo scopo di attirare centri produttivi di imprese straniere, mediante vari strumenti, tra cui un fisco favorevole e la deregolamentazione del mondo del lavoro.
Questi processi hanno comportato la riduzione delle reti di sicurezza sociale in cambio della ricerca di maggiori vantaggi competitivi nel mercato globale, con grave pericolo per i diritti dei lavoratori, per i diritti fondamentali dell’uomo e per la solidarietà attuata nelle tradizionali forme dello Stato sociale.I sistemi di sicurezza sociale possono perdere la capacità di assolvere al loro compito, sia nei Paesi emergenti, sia in quelli di antico sviluppo, oltre che nei Paesi poveri. Qui le politiche di bilancio, con i tagli alla spesa sociale, spesso anche promossi dalle Istituzioni finanziarie internazionali, possono lasciare i cittadini impotenti di fronte a rischi vecchi e nuovi. (C.V. n. 25.)I componenti dell’impresa devono essere consapevoli che la comunità nella quale operano rappresenta un bene per tutti e non una struttura che permette di soddisfare esclusivamente gli interessi personali di qualcuno. Solo tale consapevolezza permette di giungere alla costruzione di un’economia veramente al servizio dell’uomo e di elaborare un progetto di reale cooperazione tra le parti sociali (COMP 339)La dottrina sociale riconosce la giusta funzione del profitto, come primo indicatore del buon andamento dell’azienda. L’impresa deve essere una comunità solidale (Lett. Enc. Centesimus annus, 35) non chiusa negli interessi corporativi, tendere ad una “ecologia sociale” del lavoro. e contribuire al bene comune anche mediante la salvaguardia dell’ambiente naturale. (comp 340).La cura del bene comune impone di cogliere le nuove occasioni di ridistribuzione di ricchezza tra le diverse aree del pianeta, a vantaggio di quelle più sfavorite e finora rimaste escluse o ai margini del progresso economico e sociale (COMP 363)Nell’epoca della globalizzazione va sottolineata con forza la solidarietà fra le generazioni. E’ bene che tale solidarietà continui ad essere perseguita nelle comunità politiche nazionali, ma oggi il problema si pone anche per la comunità politica globale, affinchè la mondializzazione non si realizzi a discapito dei più bisognosi e dei più deboli (COMP 367)

Legenda:

–          COMP – Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (2004)

–          C.V.   – Enciclica Caritas in Veritate (2009)

–          E.G.  –  Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium (2013)

–          L.S.   –  Enciclica Laudato Sì (2015)

Per approfondimenti:

Compendio dottrina sociale chiesa : http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/justpeace/documents/rc_pc_justpeace_doc_20060526_compendio-dott-soc_it.html

Laudato sii http://www.vatican.va/content/dam/francesco/pdf/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si_it.pdf

Evangelii Gaudium : http://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_exhortations/documents/papa-francesco_esortazione-ap_20131124_evangelii-gaudium.html

Caritas in veritate : http://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate.html