Progetto di accoglienza e solidarietà gestito dalla Comunità di Sant’Egidio al Flaminio

La Comunità di Sant’Egidio, nata a Roma nel 1968, all’indomani del Concilio Vaticano II, è oggi un movimento di laici cui aderiscono più di 50.000 persone, impegnate nella comunicazione del Vangelo e nella promozione di iniziative di solidarietà a Roma, in Italia e in oltre 70 paesi di tutti i continenti. E’ tanto un’“Associazione pubblica laicale” riconosciuta della Chiesa cattolica quanto una ONLUS, ed è attiva nei più diversi campi della società cercando di venire incontro ai molteplici bisogni di chi è più sfortunato di noi.

In tale prospettiva la Comunità è presente nel quartiere Flaminio e nelle zone limitrofe da diversi anni. In particolare ha dato vita a partire dall’ottobre 2002 ad un servizio ai “senza fissa dimora” in più punti di questa parte di Roma (Saxa Rubra, Tor di Quinto, Ponte Milvio, Via Cassia, Villaggio Olimpico, Piazza Mazzini, Prati). Le persone che incontriamo settimanalmente, il giovedì sera, sono ormai più di 250. Sono numerosi gli stranieri, ma molti sono anche gli italiani, tutti in condizione di estremo bisogno, in particolare d’inverno. Il nostro obiettivo è l’incontro con tutti, al di là di ogni considerazione, nell’ottica di un intervento che miri a ridurre al minimo ogni emarginazione.

Nel corso di questi anni il nostro servizio ha inteso rispondere alle necessità più impellenti degli uomini, delle donne, a volte dei minori, che ci trovavamo di fronte ed è andato pian piano articolandosi nelle seguenti iniziative:

1) Preparazione e consegna di una cena itinerante;

2) Reperimento e consegna di generi alimentari non deperibili, di vestiti e soprattutto di coperte;

3) Accoglienza e offerta di servizi igienici (docce, cambio di biancheria intima, etc.) il sabato mattina ogni due settimane, nei locali affittatici dalla polisportiva che opera all’interno della parrocchia di San Gaetano, in Via Tuscania 12, a Collina Fleming. Il servizio è offerto a persone senza fissa dimora e a gruppi familiari che risiedono in baracche o roulotte, in condizioni disagiate o comunque non dotate di servizi igienici.

Tutto ciò si è basato in questi anni in massima parte sulla contribuzione volontaria dei membri della Comunità o dei loro collaboratori ed ha significato spesso un notevole impegno finanziario, specialmente con la crescita del numero delle persone che vivono per la strada.

E’ in particolare sul servizio docce che vorremmo appuntare la vostra attenzione. E’ un servizio bello, che ha risposto ad una domanda molto sentita e che si è sviluppato rapidamente. Il servizio accoglieva all’inizio una quarantina di ospiti, ma è cresciuto di recente fino a vedere la presenza di oltre 120 persone ogni due sabati. E’ per questo servizio che chiediamo un contributo economico che possa sostenere il nostro impegno e rendere più agevole l’aiuto che cerchiamo di portare a tanti.

Ci permettiamo di indicare le spese previste nel corso di un anno, chiedendovi se sia possibile aiutarci a sostenerle almeno in parte.

Roma, gennaio 2014

Per la Comunità di Sant’Egidio

(Francesco de Palma)

COSTI DEL SERVIZIO DOCCE AI “SENZA FISSA DIMORA” NEL QUARTIERE FLAMINIO

Colazione (bevande calde e biscotti)

 

Distribuzione di biancheria intima nuova, di asciugamani monouso, di shampoo, sapone, lamette, schiuma da barba

Euro              0,50 a persona

 

 

Euro              3,50 a persona

 

Costo unitario Euro              4,00 a persona
Moltiplicato per le 120 persone presenti in media ogni volta e per i 25 momenti di accoglienza previsti durante l’anno (un sabato ogni due settimane) dà un totale annuale di  

 

Euro                             12.000,00

 

 

Spese per l’affitto dei locali in Via Tuscania 12  
Totale mensile Euro                            50,00
Totale annuale Euro                          600,00

 

 

Il totale generale è di Euro                       12.600,00

 

Comunità di S. Egidio

Servizio docce – Breve relazione

La Comunità di Sant’Egidio, tra le tante attività di aiuto e sostegno ai poveri, ha iniziato dal mese di gennaio 2006 in via Tuscania n. 12, un “servizio docce”, divulgato tramite il manuale “Dove” che la Comunità ogni anno pubblica, o attraverso gli appuntamenti settimanali della distribuzione dei panini.

Il servizio è offerto alle persone senza fissa dimora, agli stranieri, ai nomadi, alle persone e gruppi familiari che risiedono in baracche o roulotte, in condizioni disagiate o comunque non dotate dei servizi igienici.

Il servizio docce si svolge ogni quindici giorni, il sabato mattina dalle ore 9,00 alle ore 14,00, è gestito da un gruppo di volontari di Sant’Egidio e da alcuni parrocchiani, per un totale effettivo di una decina di persone.

I locali utilizzati, adibiti a palestra, sono affittati per il sabato mattina da una polisportiva. La parrocchia inoltre ha messo a disposizione un locale cucina e due stanze, una per la prima colazione e l’altra adibita a sala d’attesa. In altri locali viene svolta dai volontari della Caritas la raccolta di vestiti usati, che vengono poi utilizzati dai volontari di Sant’Egidio per i loro ospiti.

Alle persone che usufruiscono del servizio viene fornita biancheria intima nuova (magliette, calzini, slip), vestiti e scarpe usati, viene loro offerta la prima colazione (latte, thè, biscotti, marmellata, frutta), e, quando è possibile, vengono distribuiti anche generi alimentari (scatolame, latte, pasta, zucchero, biscotti, pasta ecc.).

All’interno del gruppo di volontari, due avvocati offrono il loro supporto professionale per le varie questioni legali (ad es. informazioni e supporto per il rinnovo del permesso di soggiorno, ovvero assistenza legale su contratti e rapporti di lavoro, indicazioni e assistenza sulle procedure per il ricongiungimento familiare), cinque medici forniscono consigli e suggerimenti medici, nonché danno informazioni sulle strutture pubbliche o su quelle private che offrono assistenza sanitaria gratuita, etc..

Ognuno dei volontari si adopera con affetto e disponibilità. Il clima familiare di questi incontri rappresenta un momento di scambio tra le varie culture ed esperienze di vita; un’occasione per comunicare episodi a volte difficili, ma che, all’interno di un confronto tra volontari ed ospiti, porta a delle soluzioni, e comunque a nuove prospettive. Sempre più spesso, inoltre, tra gli ospiti e i volontari si creano forme di collaborazione nella preparazione della sala per la colazione e della sala d’attesa.

Gli ospiti in larga parte sono uomini tra i 30 e i 60 anni. Ultimamente usufruiscono del servizio anche alcune donne.

Le loro condizioni lavorative sono molto precarie. Gli uomini spesso vivono con lavori saltuari, in larga parte sono muratori, imbianchini, traslocatori. Le donne in maggioranza svolgono lavori di pulizie, o di badanti, alcune invece cercano lavoro e chiedono aiuto ai volontari della Comunità. Tutti si adattano comunque a qualsiasi mestiere.

La maggior parte degli ospiti delle docce è di nazionalità rumena e moldava, circa il 50 per cento, ma non mancano i polacchi, 25 per cento, e poi italiani e latinoamericani.

Partito il 14 gennaio 2006, già dal secondo appuntamento il servizio docce si è intensificato fino ad arrivare ad una media di presenze di 20, poi 35, poi 60 persone, via via cifre più alte, segno di un bisogno reale cui questo servizio è andato incontro. Negli ultimi mesi del 2013 la media è stata di 120 presenze.